Molto si deve a Line 6 se oggi il digitale offre a migliaia di musicisti un’opzione potente, credibile, versatile e accessibile per raggiungere vette sonore impressionanti con investimenti decisamente contenuti, in particolare se si paragonano all’esborso necessario a ricostruire in analogico lo sterminato rig presente in una sola pedalboard come Helix, o POD.
Tra le intuizioni più felici nella storia Line 6, forse secondo solo al germe della rivoluzione digitale che è stato il “fagiolo rosso”, il delay DL4 ha segnato una prima assoluta per la categoria ed è diventato in breve tempo un riferimento universale per il mercato.
Presentato nel 1999, il delay programmabile Line 6 ha portato nelle pedaliere dei chitarristi tutta la flessibilità dell’emergente mondo digitale senza costringerli ad affidarsi a ingombranti multieffetto né a rinunciare ai propri stompbox tradizionali.
Dopo 23 anni, il DL4 è ancora uno tra gli stompbox più apprezzati e ricercati da chi vuole insieme un dispositivo compatto e una flessibilità sonora assoluta, contando al contempo su funzioni utili come una potente loop station integrata che - per molti anni - è rimasta una chimera per i piccoli delay a pedale.
Arriva così, quasi senza preavviso, la notizia che il DL4 si avvia al pensionamento, ma solo per cedere il posto a un’edizione aggiornata e ampliata con tutta la potenza della famiglia HX, o Helix.
Il DL4 MkII si ispira da vicino all’approccio, le funzioni e lo stile del primo modello. Ha uno chassis leggermente più compatto e con linee moderne e minimali, quasi da concept car se paragonate alle forme più elaborate della prima edizione.
Torna con gli stessi quattro footswitch, ma ora con anelli LED colorati tutto intorno, e il pannello dettagliato a cui i fan della storica macchina Line 6 sono affezionati riceve alcune sostanziali aggiunte.
Restano i controlli di Mix, Tweez, Tweak e Repeats, mentre si trasforma la manopola Time. Ora riceve anche l’indicazione SubDiv, per impostare con precisione le figure ritmiche basate sul Tap Tempo impartito con l’apposito footswitch.
Cuore del DL4, il selettore rotativo offre tutte le 15 modalità e il looper presenti nel modello precedente, affiancandovi un’intera serie di 15 effetti alternativi e inediti accessibilii premendo il pulsante Alt / Legacy.
L’ampia connettività comprende ingressi e uscite stereo, con un ingresso XLR aggiuntivo per un microfono e il relativo controllo di gain. Porte MIDI e prese per switch esterni o pedali d’espressione allargano le possibilità di controllo e programmabilità della macchina, inoltre la presa USB-C ne permette la personalizzazione via PC e Mac e uno slot per una MicroSD consente di caricare loop e file audio da sfruttare con la loop station integrata.
Il DL4 MkII è un atteso, grande ritorno, che siamo certi farà gola a molti irriducibili del digitale della prima ora, con tutto il valore aggiunto della modernità e della potenza infuse dal processore Helix.
Sul sito Line 6, il DL4 MkII può essere visto nel dettaglio . |