di redazione [user #116] - pubblicato il 01 settembre 2022 ore 13:45
Jim Root si prende una pausa da Fender e Squier per disegnare la sua prima Charvel signature, con Floyd Rose, pickup EMG e due opzioni per la tastiera.
Siamo abituati a vedergli al collo Telecaster e Jazzmaster. Nella sua collezione compare anche una Fender Meteora personalizzata, e fino al 2021 nessuno si sarebbe immaginato di vedere il Numero 4 degli Slipknot imbracciare una chitarra di un altro marchio. Eppure è successo, quando Jim Root ha condiviso sui social le prime immagini di un’inedita collaborazione con Charvel.
Eppure non si può parlare di tradimento, perché il brand fa comunque parte dell’universo Fender: è piuttosto un eccitante ritorno alle origini, a quando un giovane Jim muoveva i suoi primi passi in una scena musicale dominata dai virtuosi del metal, innamorandosi irrimediabilmente di una Charvel rossa trovata in un negozio locale.
La lunga gestazione della sua Charvel signature è ora giunta al termine e il chitarrista svela ufficialmente la sua personalissima San Dimas, in una duplice versione differenziata da legni e finiture.
Una delle preoccupazioni principali, racconta Root nel video che Charvel ha preparato per ufficializzare la collaborazione, era realizzare uno strumento accessibile senza rinunciare alla qualità. Per questo la chitarra siede nella serie Pro-Mod, così da contare sul prezzo concorrenziale della produzione messicana senza però rinunciare a maestria e materiali di buon livello.
Lo shape, il classico San Dimas Style 1 sagomato in un blocco di mogano per donare calore e profondità all’insieme, promette ergonomia e un accesso facilitato ai fret più alti grazie allo smusso sul retro del tacco e della spalla inferiore, per consentire al musicista di muoversi con agilità attraverso tutti i 22 fret di tipo Jumbo a disposizione. La suonabilità è garantita anche dal trattamento rolled edge applicato alla tastiera, che ne smussa i bordi per una sensazione di strumento “già suonato” e più accogliente per il palmo. Le dita possono così correre lungo il raggio compound da 12 a 16 pollici che favorisce action particolarmente basse preservando l’espressività negli accordi in prima posizione quanto l’articolazione sui solismi più spinti.
Un ponte Floyd Rose 1500 Series nero garantisce stabilità d’accordatura e permette escursioni estreme senza perdere un colpo.
Il manico è in acero, con le opzioni di una tastiera in ebano se si sceglie la finitura bianca o acero sul modello con body nero.
Con un’attenzione alle necessità dei musicisti in tour, che possono aver bisogno di regolazioni rapide e setup fulminei in caso di sbalzi termici o condizioni avverse, l’accesso del truss rod è posizionato alla base del manico, per agirvi senza dover smontare la chitarra.
Sul top, bianchi o zebrati a seconda della finitura scelta, due pickup EMG Daemonium promettono potenza in abbondanza e tutta la definizione di un sistema attivo, arricchito dalla sensibilità al tocco tipica di un pickup passivo. Sono anche questi modelli signature di Jim Root e vengono completati da un’elettronica minimale, con solo un volume e il selettore a tre posizioni di tipo blade.
Rispetto ai canoni della San Dimas, la manopola è spostata più in basso sul top, mentre lo switch è portato più in avanti per trovarsi a portata di mignolo in caso di cambi rapidi di suono senza rischiare di “inciampare” nel ponte.