Noi, novelli e modesti presunti musicisti, ancora giovani all'epoca, futuri professionisti e non, avevamo come unica aspirazione entrare a farne parte come membri delle orchestre dei big del momento ed io quasi ci riuscii, ma i grandi nomi erano Don Marino Barreto Junior, Bruno Martino, Peppino di Capri, Fred Buongusto, Umberto Bindi, ma anche i superconosciuti, da tutti, Fred Buscaglione e Renato Carosone ( anche se quest'ultimi erano onnipresenti, all'epoca, sia in televisione che nei film con Totò e del filone musicale ). C'erano poi sia qualche artista sud americano ( vedi
Perez Prado ) che qualche gruppo nostrano ( es.
Quartetto Marino Marini ), ma era d'obbligo la divisa per tutti i componenti dell'orchestra, di solito uno "
Smoking" e relativa cravatta a farfalla ( io ne avevo, e l'ho conservata, una con un motorino elettrico minuscolo che si metteva a girare vorticosamente a mio comando, alimentato tramite delle batterie nascoste nel taschino della giacca, usata spesso ai veglioni, ma era molto d'effetto ). Ci toccava suonare dalle 21 fino alle 4-5 del mattino dopo, temprandoci e tenendoci allenati così in vista dei futuri
Veglioni di Capodanno, Carnevale e Ferragosto al mare ( e che duravano però solo 1-2 ore in più, al massimo ), ma c'era da lavorare tutti i sabati, domeniche e feste comandate, almeno così all'epoca si guadagnava qualcosa e non come è adesso, con pochissime offerte lavorative e pure malpagate. Gli strumenti di rigore erano il
contrabbasso ( avevo all'inizio un
Wandre Framez Naika azzurro, con bending intorno alla cassa armonica e con spalla mancante
, che amplificavo con un microfono a nastro
Geloso, modello
M I 015, degli inizi anni 50, dalle dimensioni notevoli ma dotato di base che era della giusta altezza per lo strumento una volta posizionato a pavimento, cedutomi a poco prezzo da un amico che faceva il fonico in uno studio di registrazione, vedi immagini sottostanti, precisando però che il contrabbasso ritratto è di un altro colore ed ha il riccio classico alla paletta mentre il mio l'aveva più elaborato,
il tutto sostituito quasi subito dal contrabbasso elettrico
Framus Trimph, detto familiarmente "
Scopettone", quarta immagine poi a seguire ), mentre le chitarre preferite erano le archtop
Framus oppure
Hofner, ma tutto questo agli inizi e solo fino alla fine degli anni 60 ( c'è il tutto, timbales compresi, nell'immagine più in basso, la terza sottostante e cioè quella del gruppo in pedana ).
Poi, dall'inizio degli anni 70 in poi, si passò al basso elettrico
Fender Jazz Bass ed alla chitarra
Gibson ES 335 ( strumenti che oggi posseggo entrambi e li conservo come delle reliquie, compreso un molto precedente microfono
AKG D 12, comperato usato anni fa proprio in zona Versilia, vedi anche quelli usati dall'orchestra di Don Marino Barreto Junior nell'immagine d'apertura, era il microfono allora preferito dai "Big" quali Mina e Peppino di Capri, ecc.ecc. ).
C'è anche da dire che la musica doveva essere eseguita a volume "
confidenziale", il batterista andava frenato e doveva usare le spazzole, specialmente per il rullante ed il charleston, e non eseguire "performance" da stadio. Erano invece molto usate le percussioni latino-americane quali
Bongos, Congas, Maracas, Guiros, Shakers, Cowbells e
Timbales. Poi uno strumento particolare, di solito usato nelle orchestre, il
Vibrafono, era anche molto usato nelle "Orchestrine da Night" ( caso Don Marino Barreto Junior in testa, come si può rilevare nell'ascolto dei suoi brani che ho inserito, a seguire, tra i video; per tale motivo comperai tempo fa, usato ma in buono stato, uno strumento similiare ma più semplice, della
Musser, chiamato metallofono o glockenspiel, dotato di due ottave e mezzo , ma senza i tubi con le ventoline e relativo motore, però faceva e fa il suo dovere lo stesso tanto che lo posseggo ancora, comunque no è uno di quelli giocattolo, con le barrette coloratissime, donato ai bambini in occasione della "Befana" ); ma il vibrafono era già stato utilizzato anche in tempi più remoti, cioè nella seconda metà degli anni 40 ( Lionel Hampton Docet ). C'era spesso anche un
sassofono, di solito un
contralto in MIb, chiamato all'epoca "
Sax Alto". C'erano altre forme di spettacolo come i balletti osè e qualche timido strip-tease, ma c'era l'innocenza del tempo e queste cose che fecero storia all'epoca, ora fanno solo sorridere ( dico sempre che a noi ci hanno inguaiato i "
Midi File" ), erano poi molto gettonati i cantanti-pianisti ( vedi il caso, molto scopiazzato, del nostro grande e compianto
Bruno Martino ) :