di redazione [user #116] - pubblicato il 29 maggio 2023 ore 12:00
Paul Gilbert fa visita agli studi Ibanez per un test-drive sulle PGM1000T e PGM50, inconfondibili super-Strat signature personalizzate per il 2023.
Affezionato alle creazioni Ibanez praticamente da sempre, Paul Gilbert ha liberato in più occasioni la sua fantasia per dare vita a modelli signature largamente apprezzati dai fan, capaci di riflettere alla perfezione il suo stile e la sua impronta, fino a generare dei veri oggetti di culto. Celebre è la sua escursione nello shape inedito della Fireman, una Iceman rovesciata che ha svelato un fascino e un’identità inattesa, ma il primo amore della PGM, come si dice, non si scorda mai.
Proprio la super-Strat su cui Paul ha modellato gli anni più eccitanti della sua scalata all’Olimpo dei guitar hero torna ora protagonista con due edizioni speciali. La PGM50 reinterpreta la ricetta classica con un’elettronica HSH e una finitura esclusiva, la PGM1000T sperimenta l’approccio singolare di una costruzione neck thru.
Paul le ha provate entrambe in un breve video pubblicato dal canale YouTube Ibanez.
La PGM1000T è la limited edition made in Japan per il 2023. Si discosta dagli standard della scuola PGM per la costruzione neck-thru, dove un manico in tre parti di acero è abbinato a due porzioni di frassino ai lati a fare da body.
Il manico sfoggia un profilo sottile, schiacciato, con 42mm al capotasto e uno spessore sul retro che da 18,5mm al primo tasto raggiunge i 20,5mm al 12esimo. La tastiera in ebano con segnatasti dot in abalone è sagomata in un raggio da 430mm, quasi 17 pollici, e monta tasti jumbo con trattamento j.custom lungo i bordi.
Sul top, due DiMarzio Air Classic sono compagni irrinunciabili per il sound di Gilbert per la loro spinta, l’attacco definito e la capacità di reggere saturazioni importanti senza sacrificare l’intelligibilità.
L’hardware è tutto firmato Gotoh, con ponte GTC101 in stile hardtail a corde passanti attraverso il body.
Per l’occasione, la colorazione Aged Cream burst strizza l’occhio a un fascino del tutto vintage, quasi a ricordare una delle sue tipiche PGM bianche pesantemente cotta dal sole, dall’usura e da anni di palco. Un piccolo tributo alla tradizione senza però sfociare nel trattamento “aged” vero e proprio.
La PGM50 è invece parte della più accessibile collezione Premium e mette “l’abito da sera” alla PGM in versione HSH.
Vengono conservati i due Air Classic, e al centro siede un single coil DiMarzio PGM. Tutto è montato su un body in tiglio a cui è avvitato un manico in cinque parti alterne di acero e noce.
La tastiera in palissandro conta 22 tasti tipo medium dai bordi smussati per maggiore scorrevolezza, posati su un raggio leggermente meno piatto, da 400mm. Anche il manico modifica appena le proporzioni e appare un filo più spesso e largo con 43mm al capotasto.
Ancora una volta l’hardware è Gotoh, con un ponte fisso F106 e meccaniche bloccanti MG-T, tutto dorato su una finitura nera con binding crema tutto intorno. Dorate sono anche le classiche finte buche a effe. Sono infine lasciate a vista le plastiche dei pickup, con una configurazione Zebra che ben si sposa con l’estetica d’ispirazione “tuxedo” dell’insieme.
Sul sito Ibanez, la giapponese PGM1000T può essere vista a questo link, mentre la PGM50 in edizione nera e dorata è a questa pagina.