Walrus Canvas Re-Amp: reamping facile ad alti livelli
di redazione [user #116] - pubblicato il 29 giugno 2023 ore 08:00
Una scatoletta colorata racchiude tutto il necessario per stravolgere suoni precedentemente registrati sfruttando la tecnica del reamping, senza complicazioni né alimentazione.
Walrus Audio si distingue sulla scena degli effetti a pedale per un approccio rivolto all’hi-fi. L’uso di tecnologie avanzate e l’attenzione per la purezza sonora sono all’ordine del giorno in catalogo e non è una sorpresa vedere accanto ai classici overdrive e delay anche dei dispositivi solitamente relegati allo studio di registrazione, come il Canvas Re-Amp.
La serie Canvas di Walrus comprende dispositivi pratici e immediati capaci di proiettare in una dimensione professionale qualsiasi appassionato col “bernoccolo” per la cura del suono. Il primo approccio con il Canvas in versione Direct Box ha reso chiara fin da subito la direzione della gamma: prodotti facili da usare, per mettere nelle mani di chiunque le potenzialità di uno studio professionale. Accade ora con il reamping, tecnica spesso usata negli studi professionali per processare strumenti attraverso amplificatori differenti e catene di effetti varie anche dopo aver compiuto la registrazione.
Il concetto diventa sempre più familiare per i musicisti, man mano che il digitale si fa spazio negli home studio. Non è raro infatti che processori digitali permettano di registrare una traccia dry per applicare in seguito, all’interno del computer, altre simulazioni senza il vincolo di dover risuonare dall’inizio tutta la parte.
Il procedimento è più complesso quando di mezzo ci vanno strumenti reali, perché il segnale in uscita dal computer deve essere adeguatamente trattato per garantire una resa degna, in particolare se si intende tirare in ballo effetti e amplificatori tradizionali, magari vintage.
In questa fase, prodotti dedicati al reamping diventano fondamentali, e il Canvas Re-Amp casca a fagiolo, semplificando all’estremo l’operazione con la massima soddisfazione anche per gli utenti meno esperti.
Lo scopo di un dispositivo come il Canvas Re-Amp è inviare registrazioni realizzate in precedenza nella propria DAW indietro a una strumentazione reale, per modificare il suono a posteriori.
Si tratta di un circuito passivo, che cioè non richiede alimentazione per funzionare. È basato su un trasformatore appositamente progettato allo scopo ed è pensato per processare il segnale nella maniera più pulita possibile, promettendo una risposta in frequenza piatta da 20Hz a 20kHz. Solo in questo modo si può inviare un segnale pre-registrato attraverso altri strumenti aspettandosi una resa identica a quella che si avrebbe registrando davvero con quei prodotti.
Per usarlo, basta collegare l’uscita della scheda audio o del banco mixer all’ingresso jack o all’XLR del Canvas. Quest’ultimo provvederà a trasformare il segnale bilanciato in sbilanciato e inviarlo all’uscita jack apposita. Il passaggio rende il segnale del tutto simile - a livello elettronico - a quello di uno strumento come una chitarra elettrica passiva, così da garantire una risposta genuina con qualunque effetto o amplificatore vi si colleghi. Il ragionamento vale per qualsiasi tipo di strumento e fonte sonora, e può risultare particolarmente stimolante processare a posteriori una traccia vocale, una batteria o una tastiera con i propri effetti per chitarra preferiti.
Da questo punto non occorre fare altro che regolare il livello del segnale con il potenziometro dedicato, per garantirsi una condizione d’uso ottimale.
Non mancano infine le funzioni accessorie utili a risolvere le più comuni problematiche, come lo switch per il Ground Lift, quello per l’inversione di fase e un pratico High Pass Filter, oltre al pulsante per la funzione Mute.
Immediato, completo ed efficace, il Canvas Re-Amp si unisce alla serie di dispositivi Walrus rivolti a musicisti ma soprattutto a tecnici del suono e producer, ed è visibile sul sito ufficiale a questo link. In Italia, è disponibile con la distribuzione di Face.