di redazione [user #116] - pubblicato il 14 settembre 2023 ore 12:30
La Fender Stratocaster di Mike McCready sfoggia una finitura RoadWorn realizzata a mano, monta pickup su misura in stile anni ’60 e cela un treble bleed tra caratteristiche del tutto vintage.
Per gli appassionati del genere, il binomio Mike McCready e Fender Stratocaster rappresenta una delle coppie meglio riuscite degli anni ’90. Il chitarrista dei Pearl Jam è cresciuto ascoltando musicisti come Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan, tutti con al collo una Strat e, quando la band ha raggiunto il successo, la prima cosa che ha fatto è stato regalarsene una d’epoca.
Ha trovato l’anima gemella in una Fender Stratocaster del 1960 che ancora oggi lo accompagna in studio e sul palco, segnata dal tempo e dalle esibizioni infuocate che l’hanno resa la Stratocaster più famosa del grunge.
Fender aveva già omaggiato Mike nel 2021 con un modello Custom Shop che replica in ogni dettaglio il suo pezzo vintage, e ora la McCready Strat è pronta per affrontare la grande distribuzione con la sfida del made in Mexico.
La Fender Stratocaster Mike McCready tiene il prezzo a bada grazie alla produzione messicana, pur assestandosi nelle fasce più alte della sua categoria in virtù dei componenti di alto profilo e della raffinata lavorazione estetica.
La finitura RoadWorn alla nitrocellulosa è realizzata a mano, modellata sulle “cicatrici” e i segni realmente riportati sulla Stratocaster di Mike, intorno al body come sulla paletta e sul retro del manico.
Sul piano della liuteria, ci si trova davanti a una replica storicamente corretta rispetto ai canoni dei primi anni ’60, con alcuni accorgimenti custom.
Il body in ontano è avvitato in quattro punti a un manico in acero con tastiera tipo slab in palissandro. Il profilo slim C è tondeggiante e sottile, e la scala da 25,5 pollici conta 21 tasti Jescar medium Vintage posati su un raggio da 9,5 pollici, per un approccio quanto mai classico.
Come è vero che l’occhio vuole la sua parte, ma non deve lasciare indietro la funzionalità, la McCready punta sul fascino delle meccaniche vintage ad alberello sottile e chiavini in metallo, abbinando un capotasto in osso per un timbro senza tempo e una buona scorrevolezza, e completa la dotazione hardware con un ponte stile vintage a sei viti e sellette ricurve.
La firma dell’artista sul retro della paletta rivela la natura signature del modello, ma anche l’elettronica annovera diversi dettagli originali.
I pickup sono realizzati su misura, un trio di single coil Custom Mike McCready ‘60s con cover crema che ben si sposano con la tinta Mint del battipenna a tre strati.
A controllarli c’è la configurazione di volume master, tono per il pickup al manico con manopola color crema e tono per il centrale. In basso, il selettore copre le canoniche cinque posizioni della Stratocaster, mentre un gradito tocco di modernità si nasconde sotto il primo potenziometro, con un treble bleed utile a preservare la gamma più acuta durante il roll off.
La McCready Stratocaster rappresenta un tributo a uno dei chitarristi più influenti della scena grunge da trent’anni a questa parte, ma è anche uno strumento di livello, profondamente vintage nello spirito con accorgimenti funzionali che faranno gola ai musicisti che vorranno farne il centro delle proprie produzioni. Sul sito Fender, la Stratocaster di Mike McCready made in Mexico è illustrata a questo link.