Complici le vacanze natalizie, ho finalmente ultimato i lavori di ammodernamento-setup sullo strumento.
Mesi fa vi ho raccontato la prima, purtroppo deludente esperienza con questa chitarra. In breve, cercavo una chitarra col singolo al ponte per una manciata di situazioni.
Poco tempo per girare per negozi causa trasferte di lavoro e una videorecensione entusiasta proprio in quel periodo mi hanno convinto alla prova, del resto il marchio festeggia i 25 anni di attività (mica nati ieri) e in tanti ne parlano bene... e al limite rispedisco.
Come è andata veramente lo sapete già: tra ritardi del corriere e trasferte dell'ultima ora ho potuto fare un test approfondito della chitarra quando ormai il periodo di prova era già scaduto..
Sì, lo so, molti di voi scriveranno: "ma cosa puoi pretendere da una chitarra che non arriva ai 200 euro?". Altri soddisfatti del marchio al contrario diranno che non è possibile e che le loro sono arrivate in ottime condizioni.
Questo articolo non tifa per nessuna delle parti, vuole essere un semplice resoconto agli interventi da me effettuati per rendere lo strumento come piace a me, con alcuni interventi necesssari e altri no, quindi se qualcuno ritenesse offensive le mie parole nei riguardi del brand, sappiate che si riferiscono esclusivamente all'esemplare a me pervenuto e potrebbero non coincidere con lo standard del marchio.
Il manico
Qui purtroppo sono concentrate gran parte delle magagne della chitarra, ed è un peccato perché a dimensioni lo sentivo proprio "giusto" per la mia mano. Pazienza per qualche tasto più alto o per l'action superiore ai 3 mm, non vi avrei rotto le scatole in un articolo per una leggera lucidata di tasti e una regolazione di action.
Come potete vedere dalle foto, ai lati della tastiera, per evitare bordi sporgenti dei tasti sono stati effettuati due generosi smussi (due cicatrici) da un millimetro per parte. Lo smusso lo potete notare anche dalla vista del nut al lato destro, a sinistra invece notate il capotasto troncato a spigolo. Nella terza foto si evidenzia la finitura grossolana a fine manico, comune in alcune zone della paletta e la foratura storta delle quattro viti (come di conseguenza la piastra di contrasto sotto il corpo).
Da qui tre opzioni:
- Riprofilare assottigliando il manico, ma poi aumento l'aria lateralmente nella tasca del tacco
- Scollare e sostutuire la tastiera
- Approfittando di una tastiera già slottata accantonata a casa in attesa di progetto, rifare un manico da zero e con la forma della paletta corretta.
Visto che ho qualche ritaglio di acero tra i legnami di mio padre opto per la terza opzione, il manico originale riprofilato finirà su un altro progetto per la figlia di un carissimo amico.
Il body
Come ricorderete, il ponte era disallineato rispetto al centro del manico. Ho chiuso quindi tutti i fori con stuzzicadenti e i fori del manico con tasselli, ho poi riprofilato il tacco.
Il body, come si nota dagli scavi imprecisi, credo sia stato realizzato a mano al pantografo con sagoma di riferimento (no CNC), ed è in tre pezzi di legno misto. Inizialmente pensavo a un cherry burst ma la presenza di vari nodi stuccati non mi dà altra scelta: colore solido.
Ecco il body col primer.
Elettronica e Hardware
Qui devo dire di essere stato fortunato ad avere quasi tutto già in casa.
Il ponte originale aveva la base gia solida e il blocco inerziale - seppur in alluminio - abbastanza generoso. Ho quindi solo sostirtuito le sellette in alluminio con quelle in acciaio ricurvo.
Anche le viti, insolitamente storte in origine, sono state spostituite con delle PRS-style. Però, per fare ciò bisogna rilavorare le sedi delle viti con uno svasatore nella parte inferiore del ponte, come da foto a destra.
Per le meccaniche ho utilizzato le sperzel autobloccanti prelevate dalla mia Pacifica. Come pickup, i Roswell non erano certo miracolisi: due Iron Gear Texas Loco (stile Texas Special) centro e manico, al ponte un Entwistle al Neodimio potente ma dettagliato. Il rumore di fondo dei pickup originali era causato da una falsa saldatura di massa.
Potenziometro del volume e primo tono sono rimasti originali (stranamente da 500K) mentre un push-push sul secondo tono permette l'utilizzo del pickup manico-ponte in prima posizione in stile Gilmour.
Le manopole dei potenziometri così come il battipenna in alluminio sono autocostruiti.
Paletta con le Sperzel e gli abbassacorde roller.
Retro del manico.
Visto che va di moda il roasted, per l'effetto fiammato caramellato ho utilizzato una tecnica che consiste nell'avvolgere il manico con del fil di ferro e sfiammare con un cannello, poi una carteggiata, un mordente a due tinte e finitura satinata nitro.
Per paletta e body, vernice spray acrilica e 2K finitura satinata.
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