Ammetto di essere stato moderatamente ottimista con l'avvento del digitale terrestre in Emilia-Romagna. Non mi sarei dovuto fare illusioni, anche perché una cosa regolamentata da una legge che porta il nome di Gasparri deve essere una minchiata a priori, comunque, almeno, nutrivo delle tenui speranze di vedere qualche bel film, anche alla luce del fatto che, quando il digitale non c'era ancora in Emilia, vidi, una sera in cui avrei dormito da mia zia, vicino a Lodi, sul canale all-movie Mediaset, Iris, credo, nientepopodimenoche "Il giorno dello Sciacallo" in prima serata.
Pensavo: "La RAI, considerando che fino a metà anni'90, aveva l'esclusiva sui film decenti, me ne farà vedere qualcuno...". Ieri era lunedì, ero appena tornato dalle ferie, sarebbe stato magnifico vedere un film decoroso, magari introdotto da quel meraviglioso jingle animato, cantato in scat da Lucio Dalla, se non erro.
Ed invece, prima della prima serata c'è un film di Thomas Milian, che introduce un capolavoro di Abatantuono, con un cast d'eccezione, tra cui Boldi.
Ok ok, io sono il solito radical chic di sinistra, me la tiro, guardo film noiosi solamente per parlarne a pranzo con i colleghi, momento in cui sfoggio la mia raccogliticcia cultura da Settimana Enigmistica; ma, porca di una zozza immonda e sguaiata baldracca, possibile che non ci sia modo di vedere un film con un barlume di intelligenza, invece di merdose commedie che non facevano ridere neanche trent'anni fa? Non dico Truffaut o i fratelli Dardenne (di cui, per inciso, ho visto solo un film, che mi ha pure fatto cagare), ma, Santo Cielo, un film di Woody Allen, che ne so, un gangster movie con Al Pacino. Ma vuoi che negli scantinati RAI non ci sia una commedia di Monicelli, o un film di fantascienza dignitoso (quelli della saga di Star Wars ce li ha la Mediaset, che, peraltro, li manda a giorni alterni)?
Per cui, dirotto, come al solito su La7, dove mi becco il monologo di Casini dalla Gruber (mentre scaldavo la zuppa di ceci Knorr) e l'inizio de "L'Infedele", salvo poi spegnere la TV e spiattellarmi sul divano a leggere "Laversione di Barney", libro peraltro raccomandatissimo, e che a tratti fa sbragare dal ridere. Esce pure il film venerdì, ma prima di andare a vederlo voglio finire il libro.
PS
A proposito di Truffaut: la settimana scorsa, su RAI Movie, davano Farenheit 451, inizio ore 01.30, ovviamente del mattino; le cose sono due: o le guardie notturne e gli insonni hanno un tasso culturale insospettato, oppure in RAI non capiscono veramente una benemerita tega.