Quello della famiglia Tomassone è un nome ben noto ai musicisti di Bologna, ma non solo. I punti vendita di Tomassone e All For Music sono due grossi riferimenti per il mercato degli strumenti musicali al dettaglio. La vasta fornitura di chitarre Gibson e Fender il primo e la ricca offerta di batterie (ma non solo) il secondo, ne fanno due espositori da visitare senza dubbio alcuno l'11 novembre 2012 al Forum di Assago. In attesa del Second Hand Guitars 35 e di Ritmi Show 2, Davide Tomassone e Roberto Rubini ci raccontano dei preparativi e delle aspettative per la fiera e oltre.
in foto Davide e Giampaolo Tomassone
Manca poco all'evento e non tutti i visitatori hanno il tempo di "studiare". Che cosa sono Tomassone e All For Music e soprattutto "chi" saranno in fiera? Davide Tomassone: Tomassone, tutti gli anni, viene a Second Hand portando sempre un sacco di chitarre Gibson nuove e bellissime. Il motivo per venire da noi è trovare un'esposizione che difficilmente si vede per quantità e qualità tutta compressa in una fiera. Inoltre, mancando le fiere tradizionali in Italia, da distribuzione, il compito di SHG è un po' cambiato negli anni dall'esposizione di cose vecchie per scambio merci tra privati e qualche azienda a qualcosa di più istituzionale. È quasi una fiera a metà tra l'amatoriale e l'istituzionale, dove si possono anche provare dei prodotti, Gibson su tutti, ma anche Fender Custom Shop e qualche altra chicca che portiamo. Difficilmente esponiamo una marea di roba di tutte le marche, scegliamo alcuni marchi più rappresentativi e veniamo a farci conoscere in un'altra regione. La nostra squadra è composta da una decina di persone. Sergio è pronto a controllare e verificare i prodotti, e tutti saremo a disposizione dei ragazzi per far vedere gli strumenti, per provarli, per testarli, per suonarli… con un'attenzione maniacale come in negozio, sempre con straccetto in mano per pulire e riaccordare le chitarre prima di rimetterle a posto. Cerchiamo di trasportare, in maniera compressa, quello che facciamo in negozio in una zona espositiva.
Roberto Rubini: All For Music è la struttura che affianca la sede storica di Tomassone. A ottobre sono quindici anni di apertura. Lavoriamo su una superficie di circa mille metri quadri dove vendiamo tutti gli strumenti musicali escluso il reparto chitarre che viene gestito appunto da Sergio Tomassone. In fiera esporremo una buona parte di percussioni di Meinl e probabilmente di LP, e alcuni marchi di batterie. In un'altra zona dello stand, invece, ci sarà l'assortimento di batterie elettroniche Yamaha, dove ci sarà un responsabile che guarderà soltanto quella zona. Ci sarà un responsabile Yamaha che seguirà il reparto delle batterie elettroniche, poi ci sarò io, ci sarà Ricky, il responsabile del reparto batterie, e altre due o tre persone del negozio che ci affiancheranno. Saremo in cinque grossomodo.
Con la nuova location, il Forum di Assago, cambierà in qualche modo il vostro approccio alla fiera? DT: Non lo so! Nel senso che l'esposizione che avevamo prima al Quark era una bella fila pulita di chitarre che ci permetteva un'ottima gestione e visibilità. Le aspettative sono sempre quelle di una location in cui i visitatori possano girare intorno allo stand senza doversi accalcare. La nostra sala non dovrebbe essere particolarmente rumorosa, quindi c'è l'opportunità di provare i prodotti con serenità. Poi ci aspettiamo sicuramente più gente perché il Forum è senz'altro un posto più conosciuto e più adatto a una fiera di questo tipo.
RR: È ancora presto per dirlo, ma sicuramente ci sarà abbastanza materiale da poter provare, sarà quasi più centrato sul discorso dell'esposizione che della vendita. In uno stand piccolo ci saranno le batterie elettroniche, in una pedana centrale -che devo ancora identificare per bene- ci saranno quattro o cinque batterie. In più porteremo accessori e rullanti. Cercheremo senz'altro di colpire per quantità di roba: abbiamo circa cinquanta metri e cercheremo di riempirli il più possibile facendo una cosa carina.
Gestire uno stand tra la folla può non essere facile, ma esporre in due sale come quelle di SHG e Ritmi Show è uno scherzo da niente! Come avrete sotto controllo il tutto? Saranno due realtà separate o avete in mente di far interagire in qualche modo le due esposizioni? DT: Interazioni no. È vero che Tomassone è proprietario di All For Music, ma è pur vero che si tratta di due aziende separate, con staff separati. Non faremo interagire le due cose semplicemente per tipologia di prodotto, è giusto che rimangano separate.
Un visitatore vi si avvicina in fiera, dà uno sguardo intorno e chiede "allora, cosa abbiamo qui?" DT: Non la fa la domanda. Facciamo in modo che non la faccia! È come se uno entrasse in negozio da me chiedendomi che cosa vendiamo: sarebbe imbarazzante, vuol dire che abbiamo sbagliato esposizione, target e non sappiano fare il nostro mestiere. La gente deve venire allo stand di Tomassone e subito capire che quello è lo stand di Tomassone, che quella è una visione rappresentativa di quello che facciamo tutti i giorni in negozio, né di più né di meno.
RR: Beh, non dovrebbe neanche chiederlo perché dovrebbe già vederlo da solo. Noi cerchiamo di portare una serie di prodotti per far capire la gamma che trattiamo, quindi qualcosa di fascia media e qualcosa di professionale. SQ2 Sonor, Master Custom Yamaha, Starclassic Tama… poi batterie da 5-600 euro… non crediamo sia il posto il cui vendere delle batterie, ma vogliamo far capire quello che il negozio tratta a Bologna. Per quanto riguarda i rullanti, stiamo prendendo contatti per portare diversi marchi. Non vogliamo arrivare con due pezzi solo perché sono quelli che vogliamo vendere, ma intendiamo fare in modo che chi vorrà provare una ventina di rullanti ne abbia la possibilità. Dev'essere un incrocio tra una fiera e una tentata vendita. Con le percussioni stiamo cercando di fare un elenco di materiale in modo che ci siano dei prodotti che, se qualcuno vuole acquistare qualcosa, lo possa fare, ma saranno prodotti di fascia più economica perché potar via una batteria da 3mila euro non è come portar via una chitarra! È più difficile da gestire, poi è anche un'esperienza nuova per noi, quindi magari qualcosa lo faremo bene e qualcosa lo faremo male…
Tutti parlano di crisi e noi invece festeggiamo in fiera, quali sono le vostre aspettative per lo show e per l'immediato futuro? DT: La situazione economica è quella che è, la conosciamo. Pensare che per il mercato musicale sia diverso e ragionare in maniera avulsa a quella che è la realtà economica attuale sarebbe da struzzi, che mettono la testa sotto terra e non guardano. La situazione è sicuramente difficile, il nostro è un settore di nicchia, un settore che forse, se meglio preparato a questa crisi, avrebbe potuto non risentire in generale di quello che è il momento economico, ma io credo che proprio in questi frangenti bisogni investire, farsi vedere, continuare a lavorare sotto perché poi, quando il mercato un po' riprende, bisogna essere pronti per un lavoro fatto bene. Bisogna ottimizzare i costi, tutti quelli che sono i tasselli di una fiera di questo tipo. Se riusciamo a mantenere i costi leggeri in situazioni di questo genere che vanno dirette al pubblico, sicuramente fa bene al mercato. Ci vogliono queste situazioni di ritrovo per appassionati. Vendiamo sogni, se facciamo mancare l'occasione dei sogni che sono i concerti e le esposizioni, probabilmente un giorno finiremmo a vendere solo computer, ma…
RR: Sicuramente spero che la fiera ci dia ancora più visibilità, una visibilità alternativa rispetto a quella che possiamo avere da un sito. Ci sarà l'opportunità di incontrare le persone, anche se, come ho visto l'altra volta con Davide, la clientela à più del nord Italia rispetto a quella che si può trovare in fiera a Bologna, dove gente arriva anche dal centro e dal sud. Si spera insomma di poter dare un contributo per smuovere una situazione che è abbastanza triste, per non dire drammatica. Ti dico la verità, anche se nessuno compra nulla, l'importante è che la gente venga e dimostri di essere ancora interessata agli strumenti musicali. |