Circa 10 giorni fa il mio ampli ha cominciato a fare i capricci, volume che andava e veniva, suono spompato e scintille dagli zoccoli delle valvole e fruscii vari...
Come ogni buon Accordiano ho ben pensato di chiedere aiuto qui sul forum, qualcuno ha detto la sua e mi sono confrontato sulle possibili cause, ci tenevo però (senza nulla togliere a chi comunque mi ha dato consigli) che due righe sul mio problema me le scrivesse qualcuno che di questa materia ne sa...e non poco, qualcuno che per me è sempre stato più una leggenda qui su Accordo che una persona in carne ed ossa.
Avevo letto i suoi articoli, i suoi diari e seguito molti dei commenti che ha fatto, ma soprattutto "sbavato" davanti alle sue creazioni presentate qui, non ultima la creatura di Oliver dal "pannello rosso"...perché quella che lui chiama passione (guai a chiamarlo lavoro :) ) volevo, ai tempi dell'università, diventasse il mio lavoro ovvero costruire per me e per chi avesse voluto dei meravigliosi amplificatori a valvole fatti con passione, sempre alla ricerca di quel suono perfetto che ogni chitarrista insegue, un po' come un surfista insegue l'onda perfetta...
Ma Lui non ha scritto, non ha risposto al mio diario in cui chiedevo aiuto per risolvere il mio problema, ma ha commesso un errore :) ha risposto in un altro diario di un argomento simile e allora mi sono agganciato e gli ho chiesto se poteva leggere il mio problema; inaspettatamente mi risponde che aveva letto il mio diario ma che non si era pronunciato perché non era così semplice dare una risposta e non voleva rischiare di dirmi una cosa per un altra...a Roma se dice "...e mo mettece na pezza..."
Da vero appassionato della materia mi dice che la mia testata sarebbe da guardare per capire cosa ha, e mi invita ad andare da lui in laboratorio per dargli un occhiata, con un paio di telefonate ci mettiamo d'accordo e fissiamo un appuntamento...non ci potevo credere stavo andando dal mitico Gwynnett, eppure era vero...
La scorsa settimana carico la testata in macchina e mi presento da lui, sorvolo sugli splendidi paesaggi tra rocce e mare di quelle zone, una giornata piovosa, molto piovosa, ci incontriamo e dopo una caffè ed una sigaretta, ci immergiamo nel suo laboratorio; una meraviglia per i miei occhi, scaffali pieni di valvole, di trasformatori, di resistenze, di condensatori...avevo la sensazione di poter dire "...ora prendo due di queste, tre di quelle, un pizzico di questo...e mi faccio un ampli...".
Gwynnett è un uomo di azione, uno di poche parole e in men che non si dica la mia testata era già sotto i ferri, se l'è studiata un po', ha ovviamente capito da quale circuito di riferimento veniva e abbiamo fatto un analisi molto interessante sul reale valore di un ampli; non è uno che fa segreto del suo sapere, non è uno che va per il sottile e con una veloce chiacchierata mi ha fatto capire quanto i marchi tirino su questo alone di boutique per gonfiare i prezzi a dismisura quando poi se si va a stringere lavorare con criterio dovrebbe essere un costume normale e costa molto meno di quello che ci vogliono far credere, tutto questo dopo avergli detto il prezzo che ho pagato per la mia testata.
L'analisi del problema è stato quanto di più inaspettato e affascinante io potessi immaginare, oscilloscopio alla mano, carta e matita, un prova valvole e un capacimetro ed è iniziata la ricerca guasti, intervallata da una suonatina qui e la con le sue creazioni (quella bestiolina nera che incarna un AC 30 mi è rimasta nel cuore), da nozioni sulla legge di ohm, da un ottimo piatto di pasta (si ho scroccato pure un pranzo :) ), da altri caffè, da nozioni sulle valvole degli anni 60 quelle realmente fatte in quegli anni, dal perché un circuito può o non può suonare bene, dal quanto è importante un progetto ben fatto più che dei componenti ultra costosi (ovviamente con le giuste proporzioni)...insomma per chi come me è un perito elettronico con la passione della musica e del suono è stato come per un sessuomane stare sul set di un film porno.
Alla fine il problema era una stupidaggine, ma difficilmente io ci sarei arrivato se non fosse stato per Gwynnett.
Saluto, ringrazio, carico la mia testata in macchina e mi incammino verso casa.
Una cosa vorrei condividere con voi: un uomo che non mi ha mai ne visto ne conosciuto, con un semplice scambio di messaggi su un forum mi invita da lui per risolvermi un problema che altrimenti mi sarebbe costato un occhio della testa tra assistenza e quant'altro, mi offre anche il pranzo, mi fa partecipe del suo sapere, mi dedica una intera giornata...e tutto per una stretta di mano.
Sono onorato di aver conosciuto Gwynnett, non perché mi ha aggiustato l'ampli, ma perché di persone così non ce ne sono più...
Grazie Paolo.