di redazione [user #116] - pubblicato il 28 dicembre 2018 ore 15:00
Per comporre un riff thrash o heavy metal vengono solitamente usate sonorità che suggeriscono atmosfere cupe e particolarmente aggressive. Per questa ragione, sono predilette le tonalità minori: la scala minore armonica e modi come il frigio e il locrio sono tra le soluzioni più utilizzate proprio per questo loro carattere sonoro torvo e minaccioso.
Oggi studiamo un riff, composto di proposito per esplorare la sonorità del modo frigio e della scala minore armonica. Un classico nello stile di Megadeth, Testament, Slayer, Arch Enemy…
Consigliamo però, a chi ancora non abbia almeno un’infarinatura su suono e natura di queste scale, di affrontarle e studiarle prima separatamente. Qui troverà una lezione per ripassare il MODO FRIGIO Qui sulla scala MINORE ARMONICA
Il riff di questa prima lezione si articola attraverso un’esecuzione che alterna alla corda di E basso, suonata a vuoto, una serie di intervalli, suonati con la tecnica dell’ottave.
Servirsi delle ottave è un interessante alternativa all’utilizzo più diffuso e scontato dei power chord. A livello esecutivo, un accorgimento importante sarà quello di stoppare accuratamente la corda di D con l’indice, dal momento che questa deve risultare muta.
Questa è la cellula ritmico melodica portante su cui è costruito il riff.
Per familiarizzare con questo approccio esecutivo (la corda di E suonata a vuoto alternata a ottave sviluppate sulle corde di D e G) eseguiamo questo piccolo studio nel quale la scala di E Frigio (E, F, G, A, B, C, D) viene suonata in senso ascendente e discendente partendo dalla nota B.
La prima digressione alla sonorità frigia arriva alla fine della quarta misura: il power chord di Bb esce di tonalità ed è stato inserito per creare ulteriore aggressività al riff grazie alla dissonanza che genera.
L’altra sonorità in gioco è quella della scala di A minore armonico. Questa contribuisce ad arricchire il riff con una sfumatura neoclassica, tinta peculiare di moltissimo heavy metal. Gli inserti di A minore armonico arrivano sempre come passaggi melodici che chiudono i giri di riff. Per esasperare il colore neoclassico, le frasi di chiusura sono state armonizzate per terze. Esaminiamo tutte le diteggiature utilizzate: si tratta di pattern di 7 note, che vengono trasposti su due ottave.
Ecco la trascrizione completa del riff.
Le ritmica di questo riff è piuttosto sostenute come velocità: sarà bene prenderne confidenza, partendo a velocità basse e provando progressivamente a metronomo le parti.
Sarà inoltre utile lavorare sulle figure ritmiche prima a pennata in giù e poi a pennata alternata: questo contribuirà anche ad avere maggiore controllo sul palm muting.