di Teknomaster [user #49287] - pubblicato il 04 marzo 2020 ore 13:31
Da inguaribile Gibsoniano ho avuto spesso la fortuna di suonare la PRS di mio cugino.
E' la prima storica Paul Reed Smith Custom 24.
Quando la comprò nel 2008, arrivò a casa con questa custodia che trasudava dollari, infatti gli era costata circa 3.600€ che a quel tempo erano un bel po' di soldini.
Il colore è Blue Matteo (nome strano) che negli anni si è un po' trasformato in verdeazzurro, sempre splendente.
Nel tempo di PRS ne ho provate altre ma la chitarra suddetta la provo spesso.
Le mie impressioni sono sempre le stesse:
grande comodità;
manico bellissimo;
bel suono...
...ma qualcuno sa distinguere il suono di una PRS?
Personalmente io no, mentre riesco a distinguere la timbrica di una Telecaster o di una Les paul o di una 335.
La PRS no: ha un suono che somiglia a tutte senza impersonarne nessuna.
Molti parlano di mancanza di carattere e forse è così, peraltro queste mie sensazioni le ho confrontate con tanti altri chitarristi ricevendone parere concorde.
Credo che lo strumento debba avere un carattere non soltanto nelle forme ma anche nella timbrica.
E nelle PRS non riesco a identificarlo.
Anche l'estetica mi ha sempre lasciato perplesso: questo però è soggettivo, infatti molti le amano.
Io no, resto sempre perplesso dall'aspetto goffo, la paletta spigolosa ...gli uccelli sui segnatasti!
Gli uccellini sui segnatasti, no davvero, non li posso sopportare.
Ma neanche la paletta spigolosa è un granchè...
E' vero che nel campo del design e della moda ci sono fenomeni incomprensibili ma di grande successo, vedi ad esempio le scarpe da uomo con le griffe dorate di Dolce e Gabbana.
Per me sono inguardabili, ma c'è a chi piacciono. D'altronde il kitsch ha il suo pubblico.
Tornando agli uccelli sui segatasti, esistono altri esempi famosi (secondo me orribili) quali i disegni floreali sulla tastiera della Ibanez JEM di Steve Vai oppure la scritta "B.B King" sulla tastiera della Gibson Lucille.
Ripeto, il kitsch ha il suo pubblico, però, ad un certo punto, se ad uno non piacciono non se le compra e cambia modello.
Invece PRS non da scelta: uccelli per tutti, tranne forse sulla PRS Mira.
Non tutti condividono questo mio pensiero ma in tanti non comprerebbero una chitarra fantastica solo perchè è di colore Rosa o Celeste, l'occhio vuole la sua parte!
Per inciso, a me la Fender Stratocaster celeste piace, anche se non mi trovo a mio agio con il manico Fender.
Tutti conoscono le qualità di una Fender Telecaster ma non riescono ad acquistarla per l'aspetto o il colore, sopprattutto il Butterscotch che per molti è "Senape".
Concludo dicendo che è questione di gusti, ovvio, ma che spesso nelle scelte siamo condizionati dal parere comune, quando dovremmo scegliere in base alle nostre sensazioni.
Inoltre in tanti si approcciano allo strumento che "può suonare tutto", cosa che trovo priva di senso, a meno che lo strumento non sia per un professionista che fa serate.
La "tuttologia" nella musica non funziona: meglio fare poche cose bene che molte discretamente.
Stiamo attenti: molti adorano la PRS e non riescono a togliersele di mano per la grande comodità e suonabilità.
Io sono un po' romantico e convinto che nella musica la tecnica sia importantissima e che la tecnologia la supporti ma che il sentimento e l'orecchio sono di più.