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Le Martin passate per Chernobyl |
All'apparire dei primi strumenti "relic", a inizio anni '90, una parte maggioritaria del mondo chitarristico (incluso l'allora presidente della Fender, deus ex machina del suo salvataggio, Bill Schultz) manifestò un forte disappunto, arrivando a definire la pratica una "falsificazione". Trent'anni dopo si capisce che il relic fa ancora vendere, tanto che perfino Martin propone chitarre invecchiate in fabbrica. Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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Martin D28: grandi classici alla riscossa |
In una stanza piena di acustiche, come quella di Lucky Music, non potevamo certo farci sfuggire l’occasione di suonare qualche nota con una splendida Martin D28. Ecco il risultato di un quarto d’ora di gioco in compagnia di Paolo Antoniazzi e due chili di legno americano. Continua... |
di Denis Buratto [user #16167] |
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La mia prima vintage |
Gennaio, febbraio 1976: L’Italia è in piena austerity, alle porte della crisi monetaria (la lira verrà svalutata del 12 per cento), il Concorde fa il primo volo di linea, il brigatista Renato Curcio viene arrestato per la seconda volta, presidente del Consiglio è per la quinta volta Aldo Moro (durerà qualche mese, con Andreotti dietro l’angolo), Bettino Craxi viene eletto segretario del Psi, Berlinguer è invitato al congresso del Pcus a Mosca, Ira e Olp moltiplicano attentati e sequestri, nasce il quotidiano La Repubblica, viene duramente censurato Ultimo Tango a Parigi. Continua... |
di stratobraga [user #10125] |
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Un pre per la mia nuova Martin D28 |
Salve a tutti accordiani!
Vi scrivo un po per disperazione, un po per impazienza!
Due settimane fa, dopo tante decisioni accurate, mi sono recato alla Ricordi di Catania per acquistare una chitarra acustica come si deve...
Il mio occhio cade subito su una Martin D28. Chiedo subito al commesso se posso provarla e dopo un po di strimpelli decido che è la mia donna.
Felicissimo. Contento. Arrivo a casa e sono più contento ancora, era anni che non ero così felice per un acquisto chitarristico! Continua... |
di Millou [user #13108] |
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4 dreadnought a confronto |
La dreadnough, storica colonna dell'acustica, pur meno popolare di un tempo (non pochi chitarristi si orientano su forme diverse, 0 e 00, grand auditorium, jumbo eccetera per meglio sposarle a stili specifici), è sempre la chitarra più venduta al mondo. Il suo suono bilanciato, la buona proiezione, l'aspetto familiare, la costante visibilità in mani prestigiose ne fanno un cavallo di battaglia trasversale alle generazioni. Dalle preziose Martin pre-war alle recenti (e a volte eccellenti) cinesi da poco prezzo, la dreadnought è per molti chitarristi la porta d'ingresso nel mondo a sei corde. Propongo oggi un test comparativo tra quattro dreadnought di gamma medio alta (criterio: tra 1.000 e 2.000 euro chiavi in mano), realizzato con la collaborazione di Paolo Pilo e di Giacomo Santini, del negozio milanese Unplugged. Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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La dreadnough, storica colonna dell'acustica, pur meno popolare di un tempo (non pochi chitarristi si orientano su forme diverse, 0 e 00, grand auditorium, jumbo eccetera per meglio sposarle a stili specifici), è sempre la chitarra più venduta al mondo. Il suo suono bilanciato, la buona proiezione, l'aspetto familiare, la costante visibilità in mani prestigiose ne fanno un cavallo di battaglia trasversale alle generazioni. Dalle preziose Martin pre-war alle recenti (e a volte eccellenti) cinesi da poco prezzo, la dreadnought è per molti chitarristi la porta d'ingresso nel mondo a sei corde. Propongo oggi un test comparativo tra quattro dreadnought di gamma medio alta (criterio: tra 1.000 e 2.000 euro chiavi in mano), realizzato con la collaborazione di Paolo Pilo e di Giacomo Santini, del negozio milanese Unplugged.&via=Accordo.it" target="_blank"> |
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Una prova a confronto tra acustiche di rango |
ermanno55 scrive: Le recenti recensioni di chitarre acustiche apparse su Accordo mi hanno stimolato a fornire il mio contributo, fiducioso che che faccia piacere avere anche un confronto tra diverse impostazioni soniche oltre alla recensione dei singoli strumenti. Ringrazio dell'incoraggiamento Andrea, in fondo è per il suo articolo sulla McAlister che mi ritrovo a produrre questo mio primo parto... Un tale compito è impegnativo e ambizioso, ma la prospettiva del confronto A/B è sempre quella più intrigante. Purtroppo qui in Italia non è così facile poterlo fare nei negozi per la limitata disponibilità di simili strumenti, mentre negli USA è molto diverso... Con questa consapevolezza il mio solo scopo è condividere la mia esperienza senza presumere di voler fare delle graduatorie di merito (cosa peraltro molto opinabile per questi strumenti) o di centrare le mie osservazioni. Ognuno di noi ha un suo filtro e le sue aspettative, anche per le chitarre coesistono pareri diversi... (mi ricordo delle discussioni sugli impianti hi-fi...).
Continua... |
di ermanno55 [user #7027] |
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