Robben Ford: è giusto legarsi a una sola chitarra?
di redazione [user #116] - pubblicato il 04 giugno 2015 ore 08:00
Il suono viene dalla strumentazione o dallo stile? Perché legarsi a una sola chitarra o come sceglierne tante per i vari utilizzi? Lo abbiamo chiesto a Robben Ford durante l'incontro esclusivo con quattro fortunati fan e le loro domande.
Il suono viene dalla strumentazione o dallo stile? Perché legarsi a una sola chitarra o come sceglierne tante per i vari utilizzi? Lo abbiamo chiesto a Robben Ford durante l'incontro esclusivo con quattro fortunati fan e le loro domande.
Forse più di ogni altro musicista, i chitarristi amano circondarsi di tante chitarre e innumerevoli amplificatori alla ricerca di suoni sempre diversi, complementari a volte. Esistono, però, alcuni chitarristi che associano indelebilmente la propria immagine a un preciso setup fino a farne un sound signature. Da Tony Iommi con la sua SG a Stevie Ray Vaughan con la sua Stratocaster, alcuni dei più grandi hanno costruito il proprio mito in equilibrio tra lo stile personale e il mojo della strumentazione. Anche Robben ha usato a lungo dei precisi strumenti, salvo poi cambiare anche in modo radicale la sua apparecchiatura. Gli abbiamo chiesto di raccontarci le tappe della sua ricerca sonora in occasione del suo ultimo concerto al Teatro Geox di Padova. Tra i quattro fan che Accordo e Zed! hanno portato a un esclusivo incontro pre-concerto con il chitarrista, la domanda è di customblack.
Customblack: Molti chitarristi sono riconoscibili dal proprio suono, dal proprio timbro, penso per esempio a Santana e alla sua PRS e Mark o a Angus Young e alla sua SG su Marshall. Tu hai usato molti strumenti nel corso degli anni, anche molto diversi fra loro, eppure in qualche modo un tuo fan ti riconosce subito dopo poche note. Ritengo che la tua unicità sia nello stile, dagli arrangiamenti fino, soprattutto, al fraseggio e al tocco. Ti chiedo però se hai mai sentito il bisogno o la voglia di legare il tuo playing a un particolare timbro, o se l'unicità del tuo fraseggio e del tuo tocco ti bastano per ritrovare te stesso in quello che suoni.
Robben Ford: C'è stato un lungo periodo in cui ho suonato un solo strumento. Era il modello Robben Ford costruito da Fender, era "la mia chitarra". Poi ho trovato questa Telecaster degli anni '60 che uso ancora oggi, che mi ha portato verso uno stile un po' più aggressivo. Ha un'intercorda maggiore, per la mia mano destra è un po' più difficile da suonare... ho cominciato a usare quella chitarra più per il blues e la Robben Ford per le cose più jazzistiche e improvvisative. Poi mi sono semplicemente avvicinato gradualmente agli strumenti vintage. Per circa quattro anni ho suonato una Sakashta, che puoi vedere sull'album Truth, e mi è andata bene per un certo periodo, quando volevo ampliare le mie improvvisazioni: solid, humbucker... In questo momento sto passando da una Les Paul verso una SG. Non so se funzionerà, ma ci sto provando. Mi piace avere due chitarre, una con gli humbucker e una Telecaster, che è grandiosa, e mi sto rivolgendo agli strumenti vintage perché... niente suona bene come il vintage!