Debutta la rubrica della chirurga della mano e dell’arto superiore. In questo spazio si analizzeranno le categorie dei disturbi più frequenti in cui possono incorrere i musicisti, sottolineando l' importanza della prevenzione e della conoscenza dei primi sintomi.
I lettori avranno anche la possibilità di inviare i loro quesiti a domande@accordo.it. e le risposte ai temi di maggiore interesse saranno pubblicate all'interno della rubrica.
TENDINITI DEL MUSICISTA
L’arto superiore, in particolare il polso e la mano, è la sede più colpita dai disturbi muscolo-tendinei.
Di seguito alcuni consigli pratici che possono aiutare a prevenire le più frequenti tendiniti.
1. Corretta postura
La ricerca di una corretta postura, che rispetti la fisiologia corporea individuale, consente l’espressione del gesto efficace. Una buona postura non è mai una posizione bloccata, ma regolabile, adattabile al gesto musicale.
La ricerca della postura permette di costruire un equilibrio muscolare del corpo in toto, per consentire la pratica musicale senza sovraccarichi.
2. Esercizi di riscaldamento iniziali
Prima dell’esecuzione musicale è utile eseguire esercizi posturali e dinamici per migliorare la consapevolezza corporea e l’adattamento allo strumento; di conseguenza si avrà una migliore espressione del suono e della musicalità.
Essi variano in base alla pratica musicale, alla difficoltà del repertorio, ai requisiti richiesti e alla dinamica specifica del singolo strumento.
3. CORRETTO RITMO DI LAVORO
Durante l’apprendimento, le prove e le sedute di lavoro personale è importante scandire l’attività con pause regolari. Una buona gestione del tempo, variando in modo graduale gli esercizi, scandendo le ripetizioni, cercando di utilizzare gli stessi muscoli per un tempo limitato, è fondamentale per ottimizzare il lavoro corporeo e musicale.
4. Esercizi di stretching finali
Molta attenzione va posta anche al tempo di recupero al termine dell’esecuzione. Un adeguato stretching dei muscoli maggiormente accorciati scongiura, infatti, il pericolo di alterati equilibri muscolari. Ad esempio, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti a corda, i muscoli flessori dell’avambraccio sono spesso più utilizzati rispetto ai muscoli estensori; questi ultimi, già più deboli fisiologicamente, tendono ad indebolirsi ulteriormente, provocando tendiniti e sindromi da sovraccarico.
5. Comfort dell’ambiente di esecuzione
Alcuni fattori di rischio sono direttamente correlati al luogo di esecuzione, in particolare per quanto riguarda le orchestre. Essi comprendono ad esempio illuminazioni errate, sedie non ergonomiche, leggii mal regolabili, spazi ristretti…
E’ necessario che i musicisti possano suonare in un ambiente soddisfacente, in modo da esprimere al meglio la propria musica, limitando il più possibile problematiche non solamente legate alla sfera muscolo-scheletrica.
Le sedie devono essere dotate di sedili e schienali regolabili, cosi come i leggii; la temperatura dovrebbe essere gradevole e costante, l'illuminazione adeguata, evitando sia ombre fastidiose sia l’abbagliamento; inoltre lo spazio di esecuzione del musicista deve essere sufficientemente ampio, in modo da garantirgli il comfort uditivo.
6. Comfort dello strumento musicale
Ogni strumento musicale presenta caratteristiche specifiche legate alla forma, alle dimensioni, al peso e alla tecnica di esecuzione. Esse entrano in relazione con il musicista, che a sua volta presenta caratteristiche individuali specifiche. Per ottimizzare il comfort di esecuzione possono essere utilizzati ausili e devices di supporto, come ad esempio mentoniere per viole e violini, bacchette ergonomiche per percussionisti, supporti a terra per strumenti pesanti o la predilezione di posizioni sedute per evitare carichi statici ad esempio dovuti alle tracolle.
L'ergonomia degli strumenti rispetto al singolo musicista è importante per diminuire il rischio di tendinopatie.
7. Correzione dell’iperlassità articolare
L’iperlassità articolare, vale a dire un’estensione delle articolazioni oltre i limiti fisiologici, può avere diversa origine: congenita, legata ad altre patologie o ad esiti traumatici. Questa condizione può verificarsi anche tra i musicisti, soprattutto alle dita, causando problemi di squilibri muscolari e quindi tendiniti.
In questi casi è necessario raggiungere una stabilizzazione articolare attraverso una fisioterapia dedicata al rinforzo muscolare e utilizzando tutori statici e/o dinamici su misura, che permettano al musicista di suonare, evitando l’iper-estensione e migliorando la propriocezione delle dita.
8. CONTROLLO DELLO STRESS
Il musicista lavora in condizioni particolarmente stressanti. Le situazioni di stress riguardano gli esami, i concerti, gli impegni serrati, le aspettative da parte del pubblico, dell’insegnante, del direttore d’orchestra e in alcuni casi, soprattutto tra i giovani, anche di genitori e parenti…
La paura del palcoscenico o ansia da prestazione è un'esperienza condivisa da tutti gli artisti, dilettanti o professionisti. Se da un lato l’ansia permette di aumentare la vigilanza e le capacità fisiche, che alimentano la performance, dall’altra, quando non adeguatamente gestita, può provocare disagi psicologici e somatici.
Esistono numerose tecniche di rilassamento, alcune più conosciute, come la ricerca della coscienza corporale, la sofrologia (vale a dire lo sviluppo dell’armonia del corpo e dello spirito abbassando il livello di vigilanza fino al limite del sonno), l’eutonia (osservazione e percezione del proprio corpo, per capire l’origine dei sintomi, volto al raggiungimento di un ricentramento psico-fisico-posturale), il metodo Feldenkrais (volto all'uso più appropriato e più efficace del sistema nervoso, attraverso la coscienza del movimento) e la tecnica di Alexander (rieducazione fisica e mentale e rieducazione della sensibilità propriocettiva).
9. EVITARE BRUSCHI CAMBIAMENTI
Un fattore di rischio importante, che può comportare fastidi muscolo-tendinei, riguarda il cambiamento repentino di alcuni elementi che riguardano la pratica musicale, come ad esempio l’insegnante, lo strumento, il repertorio, la tecnica di esecuzione…
Preferire cambiamenti graduali e adattabili alle caratteristiche individuali del musicista e dello strumento, scongiura il rischio di patologie da over o miss-use (sovraccarico o carico scorretto) muscolo-tendinee.
10. IGIENE FISICA E MENTALE
Il sonno, i pasti regolari e il riposo sono spesso trascurati dagli artisti, totalmente assorbiti dalla loro vita professionale. Come per tutti, anche per il musicista, un corretto stile di vita ed alcune semplici norme di igiene (come idratazione, esercizio fisico, riposo adeguato, dieta equilibrata…) aiutano a scongiurare il rischio di patologie e a preservare l'integrità del sistema muscolo-scheletrico.
Per i musicisti è indicata un'attività fisica regolare e non traumatica, evitando sport che potrebbero causare traumi dell'arto superiore o stress eccessivi neuromuscolari che possono interferire con la pratica strumentale.
è una chirurga della mano e dell’arto superiore. Assieme ad altri specialisti (chirurghi, reumatologo, fisioterapisti) tutti dedicati alle patologie dell’arto superiore, ha dato vita al team , coordinato dal dottor Giuseppe Checcucci, con sede principale a Firenze. All’interno del gruppo, collaborando con i medici e i fisioterapisti del team, la Dott.ssa Faccio dedica parte della sua attività clinica, chirurgica e di ricerca alle patologie della mano e dell’arto superiore che colpiscono il musicista. |