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Il suono dei Joy Division
Internet trabocca di video esplicativi e articoli che mostrano come imitare il suono dei grandi, ma quando il proprio obiettivo non è quel che si dice un guitar hero tradizionale bisogna ingegnarsi e fare quel che si può ascoltando i dischi e sbirciando i live, magari piegando alla necessità la strumentazione di cui già si dispone. Continua...
di oneshot83 [user #22363]
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M. Middles, L. Reade - Ian Curtis, La vita e i Joy Division
L’abbiamo detto spesso di recente, gli anni ottanta - certi anni ottanta - sembrano essere tornati di moda prepotentemente, e nella maggioranza dei casi il gruppo di riferimento è quello che, tenendo conto dell’esiguo numero di dischi pubblicati, ha avuto una delle influenze maggiori e durature sui gruppi dell’epoca, i Joy Division. Continua...
di SergioSta [user #26925]
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Love will tear us apart: tributo ai Joy Division - live report
Roma, Auditorium Parco della Musica, 12 marzo 2011 - “Love will tear us apart, again", "l'amore ci farà a pezzi di nuovo" cantava Ian Curtis nella grigia Manchester di fine anni '70. A trent'anni dalla sua prematura scomparsa, avvenuta tragicamente nel 1980, tre musicisti decidono di rendergli omaggio. Continua...
di MariaRita [user #26225]
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Joy Division: il borderline
Lo sappiamo, stiamo affrontando un problema sociale oltre che musicale, perché i Joy Division hanno rappresentato una linea di partenza anche per gruppi Pop Rock che ne hanno presi e sviluppati i messaggi. Il loro messaggio rappresenta una continua ricerca di vita e di sensazioni sempre vissuta instabilmente, sempre camminando su una linea di confine in cui si vedono, si sentono e si confrontano stimoli antitetici, nell’affannosa ricerca di una sempre più difficile stabilità. Continua...
di saketman2 [user #18572]
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Unknown Pleasures
Lorenzo Ramone scrive "A Tutti gli amanti del dark punk-gothic, ma anche a color che non lo ascoltano assiduamente... Credo che i Joy Division siano stati una delle band che ha veramente cambiato la storia del rock degli anni '70, una di quelle band che non si trovano spesso a giro, (una delle mie favorite insieme ai Bauhaus), una band che ha lasciato il segno con il suo suono fatto di bassi che 'lavorano' a cavallo tra l'accompagnamento e l'assolo, un suono fatto di chitarre in 'secondo piano' che però incidono e lasciano il segno, un suono particolare che nessuno riuscirà mai a riportare al mondo... Un ascolto per tutti, per capire cosa è successo dopo i pochi anni del puro punk, dopo i Ramones, i Clash e i Sex Pistols... E' un cd che potrebbe farci perdere la testa, portandoci in un mondo a molti sconosciuto, un mondo fatto di sogni e di illusioni, un angolo del mondo musicale che è criticato dai più ma amato da ragazzi come me che lo sotengono e sperano di portarlo avanti, per non farlo morire... PUNK'S NOT DEAD" Continua...
di Lorenzo Ramone [user #6013]
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