di Filippo Bertipaglia [user #46004] - pubblicato il 13 marzo 2021 ore 08:30
Nella musica Pop la chitarra classica è solitamente utilizzata per creare sonorità esotiche, perlopiù latine. Ma non mancano esempi di pop che faccia uso delle seicorde in nylon per aggiungere una connotazione popolare o mediterranea. Oppure, addirittura sono stati utilizzati frammenti di composizioni per chitarra classica a mo' di introduzione per brani di popular music. Ecco tre esempi per familiarizzare con queste sonorità e applicazioni musicali.
Nell'immaginario collettivo la tipologia di seicorde che più si staglia nei nostri pensieri quando parliamo di musica pop è sicuramente la chitarra elettrica. In particolare un bel suono clean, magari impreziosito da dolci ed eleganti effetti d'ambiente quali reverbero, chorus, delay e via dicendo. Infine una spruzzata di chitarra acustica in sottofondo ingrosserà le file del substrato sonoro della traccia musicale per fornire maggior compattezza oppure sarà la base portante di un affascinante arpeggio di qualche ballad.
E per quanto riguarda la chitarra classica?
Il suo uso è solitamente indirizzato a creare sonorità esotiche, perlopiù latine. Ma non mancano esempi di musica pop (non necessariamente mainstream) che fanno uso delle seicorde in nylon per aggiungere una connotazione popolare o mediterranea. A volte addirittura sono stati utilizzati frammenti di composizioni per chitarra classica a mo' di introduzione per brani di popular music. In generale comunque le corde in nylon si associano a quella sensazione di “infinita dolcezza” che l'acciaio non è in grado di offrire. Artisti del calibro di Pino Daniele, Sting, Angelo Branduardi, Mark Knopfler e tanti tanti altri hanno usato strumenti a corde in nylon sia in studio che in sede live. Una peculiarità del sound del nylon nel pop, almeno a partire dalla seconda metà degli anni 80, è sicuramente una timbrica che non deriva dalla ripresa microfonica ma dal pick-up piezoelettrico che offre un sound più brillante e scoppiettante, dal retrogusto sintetico ma perfetto in un contesto di band.
Abbiamo voluto realizzare tre esempi di brani pop che fanno della chitarra classica l'elemento focale del loro sound, in tonalità di E (maggiore o minore) suonati tramite l'uso delle dita della mano destra. Ci teniamo a dire che i primi due esempi sono tratti da brani pop editi di cui l'esecuzione e relativa trascrizione qui proposta risulterà molto simile alla versione originale ma condita con alcune libere variazioni da parte dell'esecutore.
"Fragile", nello Stile di Sting
“Fragile”, tratto dal popolarissimo album ...Nothing Like the Sun del 1987, è una delle tracce più amate della discografia solista di Sting. Il brano, in stile di samba, è supportato da un uso intelligente della chitarra classica suonata dallo stesso cantautore britannico. La parte suonata nel nostro video è un arrangiamento della parte originale.
Oltre ad aver suonato le fondamentali degli accordi sulle corde gravi in maniera tale da non sentire la mancanza del basso, abbiamo anche modificato il disegno ritmico nell'ultima pulsazione della battuta: lì dove nell'originale il bicordo d'intervallo di sesta è suonato sul secondo sedicesimo, qui noi abbiamo voluto inserirlo sull'ottavo in levare. Inoltre le battute 6 e 7 prevedono una variazione ritmica sul secondo tempo, con i bicordi suonati sempre contemporaneamente e non spezzati. La progressione di accordi su impianto tonale di E minore è i (Em7) iv (Am7) V (B costruito sulla scala minore armonica).
“I Cigni di Coole”, nello stile di Angelo Branduardi
Angelo Branduardi ha fatto degli strumenti a nylon una cifra peculiare del suo sound. “I Cigni di Coole” è la traccia di apertura dello splendido disco Branduardi canta Yeats targato 1986. La chitarra da noi trascritta è quella di Maurizio Fabrizio (che è anche un rinomato compositore). La progressione standard I IV V in tonalità di E è qui resa più interessante dall'uso di note in comune tra i vari accordi che di volta in volta assumono una caratteristica armonica differente.
La nota D# suonata sulla seconda corda è rispettivamente la sensibile di E (Emaj7), #11 di A (Aadd#11) e terzo grado di B. Anche la prima corda a vuoto in comune alle tre forme accordali dona al B un sound particolare (Badd11).
Esempi in stile Reggaeton
Infine si è deciso di suonare una progressione tipica di musica reggaeton, genere di chiara origine latino-americana. Il pattern ritmico di questo genere è il tresillo, ovvero la successione di due crome puntate e una croma non puntata. Spiegato ciò, per rendere manifesto questo pattern ritmico è opportuno accentare la giusta suddivisione attraverso la suddivisione tra corde gravi e acute. La progressione armonica in E minore è i – bVI – bIII – bVII quindi Em C G D.
Questa successione di gradi armonici è utilizzata in hit popolarissime come “Despacito”, o l'italianissima “Roma-Bangkok”. La mano destra in questo caso agisce come se fosse un plettro e quindi dà vita a un ritmico strumming insaporito da qualche “simil” rasgueado.