Light Pedal: Gamechanger fa il riverbero con la luce
di redazione [user #116] - pubblicato il 02 marzo 2021 ore 10:30
Gamechanger l’ha fatto di nuovo: il suo riverbero a pedale affianca alla classica molla un circuito ottico per trasformare i raggi di luce che filtrano tra le spire in effetti sonori mai sentiti prima.
Gamechanger Audio non è nuova ai progetti sopra le righe. Il suo Plasma Pedal, fuzz che ricava la distorsione da scariche di alta tensione, ha proiettato immediatamente il laboratorio lettone nella cerchia dei brand da tenere d’occhio per tutti gli appassionati di effetti a pedale.
Con il Light Pedal, l’attenzione dei progettisti si sposta verso gli ambienti. Stavolta, un riverbero a molla analogico trae il suo suono dalla luce.
Il Light Pedal è basato sull’idea di usare sensori ottici per catturare il movimento all’interno di uno spring tank, il dispositivo dotato di molla alla base di alcuni tra i riverberi più apprezzati del mondo chitarristico.
Dei diodi emettono luce contro le spire della molla, dei sensori a infrarossi disposti tutto intorno ne catturano le variazioni d’intensità luminosa. Ciò che ne risulta è un’immagine della molla in movimento tradotta da luce in suono.
Il segnale risultante cambia in maniera sostanziale a seconda del punto in cui si decide di illuminare le spire e misurare la luce, in quanto i sensori capteranno armoniche diverse in ogni punto della molla. Per questo sono state inserite modalità originali come quella chiamata Sweep, dove la luce proviene ciclicamente dai diversi emettitori andando visivamente su e giù lungo il reverb tank. Il risultato è un riverbero dalla forte componente modulata, con armoniche che si sommano e si cancellano con un andamento ondeggiante e del tutto nuovo per la categoria.
Come da tradizione Gamechanger Audio, lo stompbox offre una discreta gamma di controlli, con regolazione dedicata al volume dry, una per il segnale generato dalla molla e una per quello proveniente dal circuito ottico, con in più un controllo di tono.
Un selettore rotativo permette poi di richiamare alcune funzioni extra ed effetti originali, dalla modalità Sweep già citata alle sonorità Reflect, Feedback o Harmonic.
L’utente può decidere se lasciare le code libere di esaurirsi o fare in modo che arrivino all’uscita solo fintanto che è rilevato un segnale in ingresso, cioè solo mentre si suonano delle note. Il controllo Gate lega la luminosità interna all’ampiezza del segnale proveniente dalla chitarra, così che a un suonato più vigoroso corrisponda un riverbero più consistente e profondo, che andrà ad affievolirsi con le note più delicate fino a zittirsi del tutto appena si fermeranno le corde.
Un selettore permette di commutare il bypass tra latch e momentary, cioè per azionare il riverbero come un normale stompbox o solo mentre è tenuto premuto il footswitch.
Una seconda levetta dà accesso alla classica funzione Tails, per decidere se le code devono interrompersi di colpo alla disattivazione dell’effetto o se devono andare a esaurirsi in maniera graduale.
Tra le possibilità di regolazione compare la predisposizione per il collegamento di un pedale d’espressione esterno.
Il meccanismo della molla è particolarmente sensibile agli scossoni e, sul palco o mentre si schiaccia il pedale, può causare rumori indesiderati. Così i progettisti hanno inserito un sensore all’interno del pedale che disattiva il segnale momentaneamente quando è rilevato un colpo troppo duro. La soglia è regolabile attraverso un selettore a tre posizioni sul dorso, così da assicurarsi la resa migliore durante il suonato senza il rischio di avvertire “colpi” spiacevoli.
Nel video, l’autore dell’estroso circuito ne racconta nascita, evoluzione e sviluppo in un interessante approfondimento dietro le quinte.
Sul sito Gamechanger Audio, il Light Pedal è visibile a questo link. In Italia, sarà presto disponibile con la distribuzione di Backline.