Gold Glory: la spartana goldtop di Jared James Nichols
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 aprile 2021 ore 11:00
La “vecchia gloria” di Jared James Nichols si veste d’oro con la riedizione Epiphone della sua Custom del 1955 modificata con ponte wrap around e pickup P90.
Aggressività allo stato brado, pochi giri di parole, tanto suono e stile da vendere. Jared James Nichols ha sempre avuto le idee molto chiare in fatto di chitarre, fin da quando ha deciso di legare in maniera indissolubile la sua immagine a una precisa Les Paul d’epoca.
La sua Custom del 1955 connota in modo pesante il design Gibson, rendendolo unico attraverso l’adozione di un solo pickup P90 al ponte e un wrap around “duro e puro”. Tali caratteristiche hanno catalizzato l’attenzione dei fan tanto da spingere Epiphone, nel 2019, a dedicare una signature alla sua Les Paul.
La chitarra prendeva il nome di Old Glory e ottiene ora l’estetica raffinata e appariscente della finitura Goldtop col nome di Gold Glory.
La Gold Glory apporta alcune modifiche al modello originale al fine di restituire una resa estetica più pulita e ricercata. La liuteria, al contrario, rimarca tutti i canoni irrinunciabili di una Les Paul di razza.
Il body in mogano è interamente avvolto da una finitura dorata, con un binding a sette strati sul davanti e a cinque strati sul retro.
Un binding corre anche intorno alla tastiera e alla paletta. Questa è l’unica parte della chitarra lasciata in nero, sia sul davanti sia sul retro, dove è possibile notare la firma dell’artista.
Il manico in mogano delinea un profilo a C in stile anni ’50, dalla sezione abbondante e tondeggiante per restituire tutte le vibrazioni e il feel di uno strumento d’epoca nato per il riffing e per le linee soliste blues rock. La scala corta da 24,72 pollici conta 22 fret di tipo medium jumbo disposti su una tavola di ebano per un raggio da 12 pollici, su cui sono seminati segnatasti a blocco.
Un set di meccaniche Grover Rotomatic si abbina a un capotasto GraphTech NuBone per una buona tenuta d’accordatura, a cui contribuisce senza dubbio anche il ponte wrap around in un unico pezzo, responsabile di un timbro pieno e corposo, grazie al minor numero di componenti mobili possibile.
Come da copione, un solo Seymour Duncan P90 in stile dogear siede in prossimità del ponte, abbinato a due potenziometri CTS per il volume e il tono.
Ancora una volta è immancabile il motto “Blues Power”, che per l’occasione sparisce dal top e si sposta sul coperchio del truss rod, alla base della paletta.
Sul sito Epiphone, la Gold Glory di Jared James Nichols può essere vista a questo link, con scheda tecnica completa e foto dettagliate.