Per chi segue la sua produzione musicale da tempo, l’apertura dell’album può risultare sorprendente, ma crea molta curiosità e voglia di approfondire il resto dell’album. Il brano in questione è “EWF”, titolo che omaggia gli Earth, Wind & Fire e in particolare il loro chitarrista Al McKay, e presenta un incalzante ritmo funk che mette subito in bella evidenza l’ottimo interplay tra i componenti della band che ricordiamo essere Travis Carlton al basso, Lemar Carter alla batteria, Deron Johnson alle tastiere e Corry Pertile alla voce nelle due tracce cantate presenti.
Si sente in maniera evidente un sound diverso rispetto alla Andy Timmons Band, ed era precisa intenzione di Andy fare in modo che ciò accadesse per poter proporre qualcosa di nuovo al suo pubblico, per poter scrivere un nuovo capitolo della sua carriera.
Il secondo brano, "Apocryphal", ha un tema melodico che ricorda la vena compositiva di THEME FROM A PERFECT WORLD, album del 2016 della Andy Timmons Band, song da bersi tutta d’un fiato, visto che dura meno di tre minuti, ma riesce a condensare tutte le caratteristiche inimitabili dello stile di Andy, oltre al suo suono super avvolgente.
“Johnnie T” è un brano in cui Josh Smith lascia per un attimo il suo ruolo di produttore e imbraccia la sua chitarra per duettare con Andy su un ritmo molto Texano che ricorda per certi versi le composizioni degli ZZ Top. Ascoltare questi due chitarristi dialogare con i loro strumenti è un vero piacere, i loro stili sono unici ed è davvero impossibile preferire uno o l’altro linguaggio, si ascolta semplicemente dell’ottima musica.
“When Words Fail” è una classica ballad in perfetto stile Andy Timmons, brano in cui ogni singola nota ha un’espressività pazzesca. In questo caso Andy utilizza una Stratocaster del ’65 e la fa splendidamente cantare facendo sognare l’ascoltatore per 5 fantastici minuti.
“Say What You Want” è il primo dei due brani cantati presenti nell’album e la voce soul di Corry Pertile dà un tocco importante ad uno shuffle già di per sé molto trascinante.
Grace è un’altra “Stratocaster ballad” con un’introduzione che omaggia Hendrix in maniera chiara e voluta per poi lasciare spazio ad un tema melodico intenso in cui l’intonazione e l’espressività di Andy fanno venire davvero le lacrime agli occhi.
“Shuggie” è il brano più lungo dell’album con i suoi quasi 7 minuti. Si tratta di un mid tempo portato con grandissimo groove su cui Andy si diverte ad alternare parti ritmiche e soliste con la sua Telecaster del ’68. Ad un inizio più compatto e trainante si alterna poi una lunga coda più rilassata su cui Andy si lascia andare ad una splendida improvvisazione in cui ci ricorda quanto il suo linguaggio sulla chitarra sia ampio e forbito.
“One Last Time” è l’ultima ballad dell’album e anche in questo caso si riconosce chiaramente il timbro Stratocaster.
L’album si chiude con “Take Me With You”, brano in cui il timbro caldo e avvolgente della Ibanez AT100 di Andy si alterna con la voce graffiante di Corry Pertile per creare quello che, forse per il fatto di essere cantato, potrebbe essere definito il brano più “radiofonico” e chiude in maniera perfetta un album davvero piacevole ed emozionante.
Sono lontani i tempi di “Groove or Die”, oggi Andy Timmons è un chitarrista che ha raggiunto una maturità artistica e stilistica che gli permette di non dover più dimostrare nulla se non di essere un musicista davvero completo.
ELECTRIC TRUTH a mio parere viene promosso a pieni voti, perciò non posso che consigliarne l’ascolto anche ai palati più fini della sei corde.
è un'istituzione nella scena chitarristica italiana: da decenni è attivo come dimostratore, clinician, product specialist e - soprattutto - responsabile delle relazioni con artisti ed endorser di alcuni dei brand più importanti del mondo della sei corde. Dagli esordi con Gibson, nel tempo Sebo ha costruito un rapporto esclusivo con Ibanez, brand per il quale ora è uno dei nomi di riferimento a livello Europeo. Al contempo, Sebo è anche un chitarrista rock pregevole e molto attivo, tra le cui tantissime collaborazioni live ed in studio, vanno ricordate quelle con Four Tiles. Utez, Strings24, Ron Thal...E' sempre un piacere ospitarlo tra le pagine di Accordo! (Gianni Rojatti) |