di gwynnett [user #9523] - pubblicato il 07 dicembre 2022 ore 14:04
erano i primi anni 60, la Fender aveva commercializzato il mitico Bassman 59 ormai da qualche anno, 35 watt, 4 coni da 10 pollici, decisamente deludente dal punto di vista del live usandolo come ampli per basso, posso dirlo perchè l'ho usato per qualche anno, facilmente innescava distorsione già a 20 watt e non si sapeva come fare fino a quando la decisione fu di cambiare ampli orientandomi verso un Montarbo a semiconduttori, due coni da 12 e molto più performante
ma la voce non era quella, si usava un Jazz Bass del 67, magnifico, irrinunciabile sia esteticamente che tecnicamente ma l'ampi non reggeva ed il cambiamento si imponeva
solo allora mi accorsi che poteva essere carente come ampli da basso per questioni di potenza ma era invece splendido per chitarra, con le sue accentuate medie frequenze, con quel sapore così tanto americano, con la sua capacità di definire le frasi in un crescendo infinito
dall'altra parte dell'oceano Jim Marshall faceva tesoro di queste informazioni, del fatto che il Bassman si era rivelato un ottimo ampli per chitarra e creò il JTM, esasperandone l'uso per chitarra e dotandolo delle magnifiche KT66 Mullard, tetrodi a fascio che avevano un volume devastante se tirate al punto giusto, conservando come architettura quella impeccabile del Bassman ma spingendolo in corrente tanto da farne una devastante macchina da suono