ha infiammato subito il cuore dei chitarristi. Marshall non si è sbottonata fino all’ultimo momento, ma ora tutto è confermato e il pedale è rientrato ufficialmente in catalogo insieme ad altri tre stompbox dal profondo fascino anni ’90.
Bluesbreaker, Guv’nor, Shredmaster e Drivemaster tornano in produzione con circuiti ed estetiche fedeli alle loro controparti d’epoca, con chassis neri di grosse dimensioni, piccoli potenziometri in fila sul bordo superiore e costruzione britannica. Si tratta del ritorno di Marshall nel territorio degli effetti a pedale e potrebbe significare più di quanto sembri.
I quattro stompbox sono divenuti negli anni degli oggetti del desiderio tra i collezionisti, raggiungendo cifre importanti sul mercato dell’usato. Poterli riavere nuovi di pacca, costruiti esattamente come allora, darà sicuramente uno scossone alla scena: siamo curiosi di scoprire se lo hype finirà per smontarsi o se la mossa Marshall finirà per spingere le quotazioni dei pezzi d’epoca ancora più in alto. Perché, si sa, le reazioni degli appassionati possono essere imprevedibili.
Il Bluesbreaker è forse il più atteso dei quattro. Si tratta di un overdrive dal gain contenuto, modellato sullo spirito dell’amplificatore omonimo introdotto per la prima volta nel 1962. La classica configurazione con volume, gain e tono genera una saturazione calda, ideale per fare da boost o per spingere in distorsione un amplificatore già sulla soglia del breakup.
Il Guv’nor originale nasce quattro anni prima dei suoi compagni, nel 1988, con l’idea di fornire il timbro delle testate Marshall che hanno fatto la storia del rock negli anni ’80 in formato pedale.
Dagli amplificatori prende in prestito anche il concetto di send e return. Infatti, collegando un jack a Y nella presa Loop, è possibile posizionare altri effetti a valle dello stadio di equalizzazione.
Il Drivemaster nasce sulla scia del Guv’nor, semplificato con l’assenza della presa per il loop effetti.
Di questo conserva l’eq a tre bande e la voce capace di spaziare dall’overdrive corposo e croccante a livelli di gain moderato fino alla distorsione da hard rock pura.
Lo Shredmaster è il più spinto del gruppo. Si caratterizza per un guadagno elevato, per timbri liquidi e per la compressione tipici dell’hi-gain anni ’90.
Anche qui compaiono cinque manopole, ma l’equalizzazione a tre bande è rimpiazzata da un doppio controllo di Bass e Treble accanto a un parametro di Contour, che agisce sulla gamma media in maniera indipendente dagli altri filtri e consente di scolpire il suono in maniera efficace, portando la risposta generale dal tono sostenuto e pieno ottimale per il solismo alle timbriche incisive e granitiche del riffing metal classico.
Sul sito Marshall, . In Italia, Bluesbreaker, Guv’nor, Shredmaster e Drivemaster sono disponibili con la distribuzione di . |