Malmsteen racconta la storia della Strat per le telecamere Fender
di redazione [user #116] - pubblicato il 13 maggio 2024 ore 15:35
La serie “Sessions” celebra i 70 anni della Stratocaster con uno dei suoi utilizzatori più celebri: Yngwie J Malmsteen diventa protagonista di un mini-documentario tra storia e shred nella sua accezione più pura.
Difficile immaginare Yngwie J Malmsteen con in braccio una chitarra elettrica diversa da una Fender Stratocaster. Il rapporto tra il virtuoso svedese e la solid body californiana più famosa di sempre è uno dei più saldi, iniziato con una passione infuocata e culminato in una collaborazione proficua che lo ha portato a inaugurare il concetto stesso di strumenti signature in casa Fender.
Scoprire Hendrix in giovane età ha stregato Yngwie, tanto da convincerlo a fare della Strat la sua “arma” prediletta.
Malmsteen è oggi il custode di una collezione impressionante di Stratocaster, con un debole particolare per tutte le sfumature del crema dato dal Vintage White invecchiato nel tempo e dalle finiture speciali della stessa palette cromatica che negli anni si sono succedute nei cataloghi.
Il coinvolgimento dell’artista va ben oltre gli interessi personali, lo ha dimostrato in più occasioni, e di recente si è schierato dalla parte della prima produzione CBS, dove sono nate alcune delle Strat più celebri da lui imbracciate e sulle quali si basa anche il suo modello signature, uno dei primi in assoluto nella storia Fender al fianco di quelli dedicati a Eric Clapton e Richie Sambora nel lontano 1988.
Per i 70 anni della Strat, Yngwie J Malmsteen entra ora in studio con Fender. Con un estratto della sua favolosa collezione a fare da cornice, si racconta e ripercorre le fasi più importanti nell’evoluzione del modello, dal manico interamente in acero all’applicazione di una tastiera in palissandro, fino al ritorno dell’opzione acero con l’inserto del truss rod mediante skunk stripe.
Nella lunga storia della Strat, Malmsteen ha individuato i dettagli più consoni al suo stile per farne una signature unica nel suo genere, e a questi ha aggiunto una consistente porzione di personalizzazioni assolute. Il suo modello sfoggia fret di grosse dimensioni abbinati a una tastiera interamente scalloped, una sfida di controllo e intonazione per chiunque la imbracci. 21 tasti in totale partono da un capotasto in ottone, oltre il quale un truss rod tipo bullet siede alla base di una paletta di grosse dimensioni in stile anni ’70, sulla cui punta svetta la firma dell’artista.
Sul battipenna bianco, un trio di pickup Seymour Duncan YJM Fury è completato da un selettore a tre posizioni e sfrutta un tono no-load per pickup centrale e per il ponte, così da condurre all’uscita la piena potenza dei magneti quando tutto è “a manetta”, senza filtri.