Da diverso tempo sono cascato a piè pari nell’oscuro pozzo dei pedali asiatici provenienti da AliExpress, il colosso cinese dell’eCommerce. Qui sono venuto a contatto con marchi che vendono pedali di altre aziende aziende ribrandizzati, brand che clonano spudoratamente pedali molto quotati a prezzi bassissimi, ma ci sono anche delle aziende che producono delle cose nuove.
Tra queste ultime c’è M-Vave (precedentemente nota come Cuvave) già produttrice del Cube Baby che, da bassista, mi aveva notevolmente impressionato: una micro multieffetto prima per chitarra elettrica poi anche per basso e chitarra acustica, piccola, essenziale, economica (appena una 30€ circa come prezzo medio), ma con alcune chicche notevoli come Bluetooth integrato, possibilità di usarla come scheda audio per PC e smartphone, batteria ricaricabile e la possibilità di caricare IR di terze parti.
Non era esente da qualche difetto, come un accordatore limitato e alcuni effetti non particolarmente riusciti.
Ma M-Vave ci riprova ed escono la Tank-G per chitarra e la Tank-B per basso, due effect strip digitali per basso e chitarra, simile alla FlyRig di Tech21.
La Tank-G è dotata di noise gate, nove preamp con equalizzatore a tre bande, tre modulazioni, tre delay e tre riverberi, mentre la Tank B ha compressore, nove preamp con equalizzatore a tre bande, tre modulazioni, un delay e un riverbero.
Entrambe condividono invece accordatore cromatico, otto slot per le IR (compatibili con IR di terze parti), 36 preset, DI integrata, uscita cuffie, connessione Bluetooth, porta USB tipo C per ricaricare la batteria e collegarlo a PC e smartphone.
Il salto di qualità c’è ed è evidente, aumentano le dimensioni, ma la dotazione tecnica migliora, si correggono diversi errori e mancanze e il prezzo rimane molto basso (60-80€ a seconda del momento e dagli store), anche l’aspetto è meno giocattoloso.
Il funzionamento è simile alla Cube Baby ed è anche possibile programmarla via app dedicata.
Dopo veramente pochissimo tempo arriva una nuova pedaliera: la BlackBox, sempre su una fascia di prezzo di 60-80€
Quest’ultima è una vera e propria multieffetto per chitarra e basso, con venti preamp (15 per la chitarra e cinque per il basso), noise gate, boost, compressore, sette modulazioni, cinque delay, sei riverberi e venti slot di cabinet IR (15 per chitarra e cinque per basso, ancora una volta compatibili con IR di terze parti) e i preset disponibili diventano ottanta.
Anche qui abbiamo Bluetooth e batteria ricaricabile, uscita cuffie e dimensioni anche minori rispetto alle Tank, ma andiamo a perdere la DI. In compenso abbiamo un ottimo schermo LCD a colori e una interfaccia utente semplice e immediata, non serve nemmeno leggere il manuale per imparare a usarla alla perfezione in pochissimi minuti.
Ok, interessante, ma cos'hanno di così speciale queste due pedaliere, tanto da spingermi a prendere prima la Tank-B e poi la BlackBox e soprattutto a parlarvene?
Se per la Tank-B l’acquisto è stato dettato soprattutto da cercare un'alternativa economica di buon livello alla FlyRig come pedaliera da battaglia all-in one (e un po’ di sana GAS). La BlackBox invece aveva una caratteristica in più: arriva di serie con la compatibilità di caricare profilazioni di amplificatori e pedali, il tutto tramite il software gratuito ANN.
Avremo quindi la possibilità di creare i profili dei nostri amplificatori e preamp, caricarli sul pedale per portarli sempre con noi oppure di condividerli con altri utenti, un po' come i vari Kemper, Tonex e simili, il tutto per un prezzo molto sotto i 100€.
A questo punto tanto valeva parlare solo della BlackBox, no? E invece no, e qui grande applauso a M-Vave, che ha messo davanti l’utente piuttoste che vendere qualche pedale in più, perché poco dopo l’uscita della BlackBox, l’azienda ha rilasciato l’aggiornamento software delle due pedaliere Tank che le ha rese compatibili con la profilazione, pertanto chi ha già la Tank e si trova bene con essa non deve necessariamente comprare la BlackBox.
Sto provando a profilare pedali e testate da alcuni giorni, e sono riuscito a fare alcune profilazioni abbastanza agevolmente grazie anche ai tutorial sul canale YouTube di M-Vave che spiegano passo dopo passo come effettuare i vari processi.
Uno dei limiti dei profiler è soprattutto il prezzo e anche chi vorrebbe approcciarsi questi sistemi è frenato dal rischio di investire su un sistema senza sapere di saperlo usare a dovere. Grazie a sistemi come questo, uno può provare ad avvicinarsi a questo mondo senza svenarsi e nel caso fare un upgrade in futuro verso sistemi di livello superiore. |