Se dovessimo individuare, nel variegatissimo e colorato mondo del rock, un artista sempre al passo con la moda e dallo stile immediatamente riconoscibile - tra i tanti, innumerevoli esempi - potremmo benissimo citare Donavon Frankenreiter. Chitarrista e cantante, classe 1972, l’artista californiano appartiene (giusto per contestualizzarne musica e attitudine) alla scuderia di colleghi quali Jack Johnson, Ben Harper, G. Love, Matt Costa, Michael Franti ed è noto sia come songwriter di razza sia come titolare di un negozio di abbigliamento, The Barn 808, situato nel villaggio di Hanalei, alle Hawaii. Una collocazione, questa, di cui troviamo echi anche nella sua produzione discografica oltre che per le abitudini e alcuni punti fermi di un’esistenza davvero invidiabile: spiaggia, surf, amici, incontri, concerti, registrazioni, viaggi, la moglie Petra e due figli dai nomi propri più unici che rari, Hendrix e Ozzy.
Un quantitativo impressionante di bellezza e amore per la vita che torna a più riprese nelle tracce del nostro, che da poco ha dato alle stampe (e che stampe! Vinile, CD, musicassetta) il suo ultimo album intitolato Get Outta Your Mind e con esso una serie di nuovi e imperdibili singoli come "Never Too Late" (in coppia con Ben Harper), "I’ll Come A-Runnin’" e la squisitamente romantica "All I Ever Wanted"...
Chi non dovesse averlo ancora mai sentito nominare e dovesse trovarsi alle prese con un cognome così lungo e impegnativo, troverà la strada spianata per quel che riguarda invece l’aspetto con cui Frankenreiter si presenta, nella quotidianità e sul palco: l’immancabile cappello a tesa larga (se siete appassionati di copricapi firmati, non lasciatevi sfuggire le creazioni di Nick Fouquet), i baffi prominenti, jeans e camicie variopinte a iosa e chitarre da togliere il fiato: Fender Stratocaster, acustiche Martin, svariate Gibson elettriche, una Cordoba personalizzata (La Playa Travel Steel String con corde in nylon) e una dichiarata dipendenza dalla premiata ditta L.R. Baggs...
"There is nothing like the LR Baggs M1 acoustic pickup and Venue DI. When playing live there is nothing better!"
Donavon Frankenreiter
Moda e musica, dunque, assieme a un’attenzione meticolosa per i dettagli e la qualità della proposta, nel mondo di Donavon Frankenreiter viaggiano a braccetto al punto da risultare inscindibili. Non da meno, inoltre, appare la dimensione testuale, dove ritroviamo la cura per le piccole cose, il focolare domestico, il rispetto per la natura, la libertà e una gioia pura, travolgente, incontaminata. I suoi brani, per certi versi, “suonano” terapeutici, portano l’ascoltatore a sorridere, a stare bene, a prendersi cura di sé, degli altri, del mondo che ci circonda. Nella sua produzione, iniziata ufficialmente con la pubblicazione nel 2004 del primo disco omonimo per l’etichetta Brushfire Records (se non si considera la parentesi con i Sunchild degli anni Novanta), i riferimenti si sprecano: si va da Bob Dylan a Jimi Hendrix, di cui il buon Donavon è fan devoto, da Eric Clapton a Jimmy Page, fino a Dan Auerbach, alla Allman Brothers Band, a Warren Haynes... e l’elenco potrebbe continuare ancora in un vortice di sapori e note tanto originale quanto gustoso in cui blues, funk, surf music, canzone d’autore si sposano alla perfezione.
"Mi piace vivere il momento... giorno per giorno. Qualunque cosa mi capiti, cerco sempre di dare il meglio che posso. Adoro creare e amo la musica che, a mio parere, è come un linguaggio globale."
Donavon Frankenreiter |