Best Of 2024: le chitarre che hanno lasciato un segno
di Francesco Sicheri [user #65794] - pubblicato il 02 gennaio 2025 ore 13:38
Ogni inizio anno porta con sé una ventata di novità nel mondo delle chitarre, soprattutto con il NAMM Show pronto ad aprire i battenti per una nuova edizione a fine mese. Abbiamo deciso di attendere l'inizio del 2025 per raccogliere con calma una selezione delle chitarre che ci hanno colpito di più, evitando la fretta delle prime impressioni.
Questa lista non vuole essere una classifica universale, né pretende di coprire ogni angolo del vasto panorama chitarristico. Piuttosto, è una raccolta di modelli che hanno incuriosito per design, innovazione o caratteristiche tecniche, con un occhio critico anche verso alcune scelte che necessitano di qualche revisione. Alcune di queste chitarre ci hanno conquistato, altre ci hanno lasciati con dubbi – ma tutte meritano uno sguardo per l’impatto che hanno avuto (o non hanno avuto) sul 2024.
È importante notare che alcuni modelli presentati nel corso dell’anno appena concluso saranno effettivamente disponibili solo nel 2025. Pertanto, che siate in cerca di ispirazione per il vostro prossimo acquisto o semplicemente curiosi di scoprire quali strumenti hanno segnato l'anno appena trascorso, vi invitiamo a esplorare con noi una selezione tanto varia quanto appassionante.
Una considerazione va fatta subito: quando la disponibilità economica non è un problema, non è difficile trovare strumenti di qualità. Questo non vuol dire che non sia facile sprecare il proprio denaro anche quando si spendono cifre ingenti, ma è nella fascia media (e medio-bassa) del mercato che i brand giocano la partita più interessante. È così da anni, ed il 2024 lo ha confermato in maniera molto decisa.
Fender Player II Series: ritorno al Palissandro, pickup dal timbro convincente, colorazioni accattivanti, Fender ha sicuramente colpito nel segno con questa serie. In vendita in un range che va dai €729.00 ai €939.00 in base al modello. Per la fascia di prezzo hanno gran parte di ciò che si può volere da una Fender “definitiva” per la maggior parte dei chitarristi
Strandberg Boden Essential 6: quei $1099 del mercato americano si sono trasformati in €1.349,00 circa per l’Europa. Questo ha tolto molto dell’impatto che la Boden Essential 6 (made in Indonesia) poteva avere sul pubblico, ad ogni modo rimane una new entry di buona qualità per chi vuole avvicinarsi cautamente al brand e alle sue creazioni. Si perdono alcune cose importanti, come la multi-scala, ma non si può volere tutto.
Gretsch Electromatic Princess Jack Antonoff Signature: un ibrido strano tra un vecchio modello di casa Gretsch (la Princess) ed una Jazzmaster. Il binomio composto da bianco “panna” e oro è la quintessenza del look Gretsch. Ottimo anche il prezzo, peccato che in Italia sia veramente difficile da reperire.
Paul Reed Smith SE NF3: un’alternativa alla Silver Sky SE si trova anche in casa PRS, ed è la SE NF3. Una double cutaway con tre pickup Narrowfield DD, di certo non una “stratoide” sul piano sonoro, ma sicuramente uno strumento con un carattere interessante.
Taylor 314ce Studio:è il punto d’ingresso nel mondo dei legni masselli in casa Taylor. €2,199.00 non sono una cifra trascurabile, ma sono il primo gradino per avere accesso all’esperienza più completa della qualità per cui il brand è famoso.
EVH SA-126 Special: Wolfgang Van Halen ha capito bene che portare avanti l’eredità di suo padre Eddie non è qualcosa che si svolge solo sul palcoscenico. La SA-126 è una semi-hollow firmata EVH Gear, che combina molto bene elementi provenienti dal passato con un piglio attuale. Il prezzo non è contenuto, ma ben proporzionato.
Ibanez FRH10N Indigo Blue/Rose Gold: se la “elettro-classica” di Tim Henson vi è piaciuta, ma il suo look non vi ha convinto troppo, Ibanez nel 2024 ha aggiunto due finiture ai modelli FRH10N. A €485.00 è uno strumento dall’appeal indiscutibile, sia per la componente sonora, sia per il suo rapporto qualità/prezzo.
Epiphone SG Junior Yungblud Signature: se anche il nome dell’artista in questione non è tra quelli che preferite, la chitarra potrebbe comunque colpire le corde giuste. È una SG Junior con singolo pickup P90 realizzata da Epiphone, con un carattere sonoro peperino e molto divertente.
Cort MR500F-CED e L100CF-CED: top in cedro massello su una chitarra acustica da €340,00 è quasi surreale. Eppure Cort lo ha fatto, ed ha aggiunto al pacchetto anche un comparto elettronico dotato di Fishman Presys VT. Che altro dire?
Harley Benton ST-MODERN: una “superstrat” in configurazione H-S-S per tutte le tasche. Difficile fallire con una ricetta simile, e ormai Harley Benton ha perfezionato la sua formula al punto da farla sembrare quasi impossibile.
D’Angelico Giacomo Turra Bedford: uno strumento diverso da quello che potreste già avere a casa, con una selezione di pickup che rispecchia la strada poco ortodossa che contraddistingue D’Angelico. Una signature firmata Turra era semplicemente qualcosa di destinato a succedere.
Yamaha Pacifica Standard Plus: dopo una vita spesa a incarnare l’idea di “best buy”, è difficile spiegare perché possa essere sensato spendere più di €1,000.00 per una Yamaha Pacifica. Eppure i motivi ci sono, e diventano molto più chiari quando si ha lo strumento sotto le dita. Le nuove Pacifica continuano ad essere chitarre per chi ascolta con le orecchie, e non con gli occhi.
Chitarre con “qualche appunto da fare” del 2024:
PRS SE CE24 Standard Satin: Quanto si potrà togliere ad una PRS per contenere il prezzo il più possibile, ma senza dover cancellare il nome di Paul Reed Smith dalla paletta? La risposta è nella SE CE24 Standard Satin.
Epiphone “Inspired By Gibson” Les Paul Standard/Custom: Per chiunque se lo stesse chiedendo, è molto tempo che Epiphone realizza strumenti “ispirati” ai modelli Gibson. La differenza è che ora, con la nuova dicitura "Inspired By Gibson" costano più di prima. In un range di prezzo che va dai €769,00 della Les Paul Standard 60’s ai €1.099,00 della 1959 Les Paul Burst, è obbligatorio, e non più una sorpresa, ricevere della qualità in cambio.
Gibson Les Paul Studio 2024: inutile continuare a ricordare i tempi in cui una Les Paul Studio era venduta a (molto) meno di €1.000,00. I prezzi sono lievitati per tutto il settore, ma aggiungere il binding al manico della Les Paul Studio e chiamarla “The One” non è esattamente la mossa del secolo. Tuttavia non si può dire che Gibson non abbia ascoltato i chitarristi, che per anni hanno richiesto di poter avere il binding sul manico delle loro Studio.
Fender Starcaster Tom DeLonge: finiture brillanti ed un solo pickup humbucker per la semiacustica Fender più chiacchierata di sempre. Se un ritorno in stile “classico” della Starcaster non era possibile, allora la formula dello sconvolgimento può sicuramente funzionare... Non a questo prezzo: serve una ritoccatina, oppure la giusta offerta in negozio.
Yamaha Pacifica Professional: La ritroviamo anche qui. Perché convincere un chitarrista a spendere ben €2.000,00 per acquistare una Yamaha Pacifica, è doppiamente difficile. Il suo difetto è quello di essere un po’ “fuori prezzo”, perché la qualità è altissima, ma la percezione del pubblico non è ancora in grado combinare tutti gli elementi che conducono alla cifra richiesta.
Fender Jack White Telecaster: €3.855,00 non sono per tutti, questo è poco ma sicuro. Jack White è riuscito a rendere interessante anche l’ennesima Telecaster di casa Fender, peccato che in pochissimi riusciranno a metterci le mani sopra. Una variante più accessibile non avrebbe guastato (e vale un po' per tutta la linea firmata da White per Fender).
EVH Frankenstein Relic: non è chiaro dove e quando nell’universo sia sorta l’idea che la Frankenstein di Eddie Van Halen potesse esistere anche in versione priva di strisce, e per di più in colorazione White e Sunburst con relic. Eppure è successo. Non dovrebbe, ma esiste.