di alfio [user #7386] - pubblicato il 07 aprile 2008 ore 13:18
Due parole in più, così mi spiego nei confronti di chi legge questo diario.
Quello che è successo, quello che è stato pubblicato, quello che è stato cancellato lo hanno visto tutti.
Non sono mai stato d’accordo con la pubblicazione di quella foto per almeno un paio di motivi, ma ho evitato di intervenire perché non conoscendo le persone coinvolte la cosa mi toccava “meno” da un punto di vista personale e inoltre l’aria era già abbastanza tesa anche senza il mio contributo.
Ho sentito Jurgen alcune volte recentemente. Credo che abbia una gatta imbizzarrita da pelare e non lo invidio per niente! Quello che scrive oggi lo trovo importante, in quanto, pur con la forma molto diplomatica che il ruolo e i rapporti personali gli impongono, è un segnale forte. La mia stima e amicizia per lui sono immutate e gli rinnovo l’in bocca al lupo per il duro lavoro che lo aspetta.
Perché me ne vado?
Nei giorni passati ho avuto modo, ovviamente di scambiare commenti con molti altri utenti “in fuga”. Ho anche criticato qualche comportamento, ma poi ho riflettuto su un punto di vista da molti condiviso. “Non mi sento più in sintonia con questa comunità, non mi sento più parte di essa e non ho più voglia di espormi, di esternare i miei sentimenti qui”. Più o meno in molti hanno scritto così.
Sembra scontato, banale, ma riflettendo sul significato profondo di queste parole mi sono sentito un po’ superficiale. Ed è vero. Ma la mia superficialità è semplicemente l’altra faccia della medaglia. Una medaglia in cui sono un inguaribile cazzarone che cerca di scherzare sempre e di prendere tutto meno sul serio possibile.
Ho scritto molte cose personali sul diario è vero, ma alcune no, me le sono tenute dentro. Evidentemente mi sono lasciato andare meno di altri.
La musica per me non è mai stata un lavoro o comunque un qualcosa su cui investire più del lecito tempo libero. E la partecipazione su accordo, vissuta in realtà più sui diari che su accordo stesso, l’ho vissuta allo stesso modo. I commenti che ho scritto al 90% erano battute e scherzi che spesso non avevano niente a che vedere con la musica stessa, ma anzi il più delle volte andavano a pizzicare un lato del carattere dell’interlocutore del momento.
Già perché sui diari, sul bar accordo, veniva fuori il carattere, la personalità dei diarianti. Persone. Ironia, complicità. Conoscenza e amicizia.
Quindi posso arrivare alla risposta.
Non me ne vado perché sto con questo o contro di quello o perchè mi sento offeso o tradito. Non sono amante di scelte drastiche e di porte sbattute violentemente. Infatti ho continuato a scrivere cazzate fino a qualche giorno fa. E chi lo sa può anche darsi, anche se non sarà più come prima, che un giorno mi torni la voglia di scrivere qui.
Semplicemente, però, adesso me ne vado perché non mi diverto più.
Due parole in più, così mi spiego nei confronti di chi legge questo diario.
Quello che è successo, quello che è stato pubblicato, quello che è stato cancellato lo hanno visto tutti.
Non sono mai stato d’accordo con la pubblicazione di quella foto per almeno un paio di motivi, ma ho evitato di intervenire perché non conoscendo le persone coinvolte la cosa mi toccava “meno” da un punto di vista personale e inoltre l’aria era già abbastanza tesa anche senza il mio contributo.
Ho sentito Jurgen alcune volte recentemente. Credo che abbia una gatta imbizzarrita da pelare e non lo invidio per niente! Quello che scrive oggi lo trovo importante, in quanto, pur con la forma molto diplomatica che il ruolo e i rapporti personali gli impongono, è un segnale forte. La mia stima e amicizia per lui sono immutate e gli rinnovo l’in bocca al lupo per il duro lavoro che lo aspetta.
Perché me ne vado?
Nei giorni passati ho avuto modo, ovviamente di scambiare commenti con molti altri utenti “in fuga”. Ho anche criticato qualche comportamento, ma poi ho riflettuto su un punto di vista da molti condiviso. “Non mi sento più in sintonia con questa comunità, non mi sento più parte di essa e non ho più voglia di espormi, di esternare i miei sentimenti qui”. Più o meno in molti hanno scritto così.
Sembra scontato, banale, ma riflettendo sul significato profondo di queste parole mi sono sentito un po’ superficiale. Ed è vero. Ma la mia superficialità è semplicemente l’altra faccia della medaglia. Una medaglia in cui sono un inguaribile cazzarone che cerca di scherzare sempre e di prendere tutto meno sul serio possibile.
Ho scritto molte cose personali sul diario è vero, ma alcune no, me le sono tenute dentro. Evidentemente mi sono lasciato andare meno di altri.
La musica per me non è mai stata un lavoro o comunque un qualcosa su cui investire più del lecito tempo libero. E la partecipazione su accordo, vissuta in realtà più sui diari che su accordo stesso, l’ho vissuta allo stesso modo. I commenti che ho scritto al 90% erano battute e scherzi che spesso non avevano niente a che vedere con la musica stessa, ma anzi il più delle volte andavano a pizzicare un lato del carattere dell’interlocutore del momento.
Già perché sui diari, sul bar accordo, veniva fuori il carattere, la personalità dei diarianti. Persone. Ironia, complicità. Conoscenza e amicizia.
Quindi posso arrivare alla risposta.
Non me ne vado perché sto con questo o contro di quello o perchè mi sento offeso o tradito. Non sono amante di scelte drastiche e di porte sbattute violentemente. Infatti ho continuato a scrivere cazzate fino a qualche giorno fa. E chi lo sa può anche darsi, anche se non sarà più come prima, che un giorno mi torni la voglia di scrivere qui.
Semplicemente, però, adesso me ne vado perché non mi diverto più.