Reed l'ho scoperto allo stand Ovation del Disma di una decina di anni fa. È stato come ricevere un calcio in faccia. Poi mi son ripreso... Hedges per me sta alle massime vette del chitarrismo acustico. È il chitarrista che incontra maggiormente il mio gusto, in ambito acustico. Gambetta mi ha sempre incuriosito, da ragazzo, guardandomi con la sua barba dagli scaffali di un negozio di musica. Alla fine ho ceduto: son stato contento di averlo fatto ;-)
Dalla Vecchia è un compaesano, di pregevole tecnica flatpicking e gusto nel comporre i brani. È tipo umilissimo, che si presta volentieri a suonate in compagnia come quella del video. Ad una delle ultime edizioni di Vicenzacustica sono stati suoi ospiti Stotzem (che ha un modello di Martin che porta il suo nome...mica l'ultimo arrivato) e Varini (relativamente nuovo all'acustica, con uno stile che lo contraddistingue subito, come sempre): sentirli tutti e tre assieme è stato fantastico. Braido: l'ho sentito suonare un suo arrangiamento di Birdland dei Weather Report sempre al Disma di 12 anni fa, dopo aver parlato di ampli con lui per mezzora senza sapere chi fosse. Non l'avevo riconosciuto. :-) È il chitarrista italiano, a mio gusto, più completo che possa immaginare (come strumentista e arrangiatore, almeno). Peccato non sia riuscito a trovare Birdland fatta da lui... Sempre al solito Disma (devo riconoscere: denso di ospiti degni di nota) mi sono imbattuto in Pietro Nobile, dimostratore per la allora sconosciuta Elixir (che regalava mute di corde a manate) usando una splendida Guild. Compagno di corso di Nobile (presso il grande Maestro Maurizio Colonna, al conservatorio di Alessandria) è invece Mauro Tabasso: incredibile poli-strumentista, compositore, arrangiatore, direttore d'orchestra, uomo. L'ho visto, mentre dirigeva un'orchestra di 40 componenti e coro di 60 persone (che eseguivano tutte musiche composte da lui), fermare tutti e dire ad uno dei 7 chitarristi acustici (che non ero io, per fortuna :-) ): "Hai il Sol scordato. Tiralo un po'." La potenza dell'orecchio assoluto... È una grandissima persona, da conoscere (se passate per Torino fate un salto al Sermig, in piazza Borgo Dora. Chiedete di lui. Merita davvero) Suoi colleghi di studi dicono che Colonna l'abbia sempre detto il migliore del suo corso... Andate nel suo sito alla sezione "Discografia" e ascoltatevi "White Xmas" per capire il suo stile di arrangiamento.
Gianmaria Testa: meriterebbe un post a sè, tanto mi coinvolge. Artista "magnetico e intrigante" (citando gli Afterhours). Dalla composizione matura e raffinata, graffiante, avvolgente, piena. Ascoltarlo mi fa sentire al sicuro, a casa, in pace. È un'esperienza che non coinvolge solo l'udito, ma anche la vista, il sapore, la coscienza di sè (il sesto senso, riconosciuto universalmente da un po'...). Ho avuto il piacere di gustarmelo al Teatro Olimpco di Vicenza: una cornice eccezionale per un trio di caratura e simpatia elevatissime (tanto da concederci un "assolo di valigetta", fatto usando una 24 ore come percussione, e un accompagnamento di "sporta della spesa", sfruttando il rumore "sfrigolante" che hanno alcune borse di plastica leggera, del supermercato.
Ho terminato. Vi ho risparmiato millemila post concentrando tutto in uno (sono anch'io del partito di Hivez e Jeb ;-) )