Liuteria Johannes StriebelIl signor Striebel, un omone di due metri molto gentile e simpatico, mi fa accomodare spiegandomi la sua filosofia di dare il massimo in qualità indipendentemente dal modello e fascia di prezzo, infatti i risultati si vedono sopratutto osservando i modelli più economici esposti, che hanno lo stesso livello di finiture e accuratezza costruttiva rispetto a quelle più costose.
Quindi provo la Jazz signature PAS in acero e abete finissimo, cassa da 17", tastiera in ebano. Intonazione strabiliante, la chitarra suona di una classe superiore, piena e ricca ma è la reattività che mi fa capire l'ottima concezione di assemblaggio.
Capita molto raramente di poter sentire una chitarra di liuteria che calza addosso come un guanto. Soprattutto il manico è perfetto per la mia impugnatura, tondo quel che basta e leggermente appiattito sul culmine della curvatura.
Solo alla fine della prova guardo i prezzo esposto: 12.500€.
Indubbiamente una cifra importante, ma se il mercato offre è sempre perché qualcuno chiede.
Ritter guitarsMeno di una decina i modelli esposti allo stand di Jens Ritter. Diverse le forme ma sopratutto le finiture, quasi zuccherose e glassate, dai colori sgargianti e appariscenti.
Il corpo delle chitarre è verosimilmente vicino alla 335 per dimensioni, sottile e arrotondato quel che basta per sentirlo piacevole a dal buon confort quando sta addosso. L'assemblaggio di manico e tastiera è molto scorrevole e ben fatto.
Le finiture sono di prim'ordine, dalle meccaniche ai controlli di tono e volume al ponte, non tralasciando la cura nella colorazione.
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Timbricamente, lo strumento raccoglie diverse filosofie sonore. Ho riscontrato la dimensione da humbucker, ma con le frequenze alte esposte come un singolo. L'unico pickup al manico lascia immaginare sonorità calde e rotonde, invece reagisce più come un centrale e comunque con una reattività addirittura più vicina a quella trasmessa dal pickup che solitamente sta al ponte.
Un certo sapore ferroso è sempre presente nel suono e non che sia esposto come un difetto, ma semplicemente un gusto.
Ammiro la liuteria che coraggiosamente osa non solo nelle forme o soluzioni hardware, ma cerca uno spazio vuoto da colmare con nuovi sound che si amano o si odiano.
Indubbiamente da provare con attenzione e non da comprare a scatola chiusa.
D'AngelicoÈ stato un piacere e un vero onore conoscere Steve Pisani di New Jersey, colui che ha raccolto l'eredità costruttiva di quella che forse è considerata la caposcuola della moderna liuteria. Dalle sue mani ricevo questa EXL1, in pratica la Excel rifatta ai giorni nostri.
Indubbiamente è uno strumento strabiliante nelle finiture, nella suonabilità e per carattere.
Sicuramente averla in mano per pochi minuti, emozionato come un bambino nel trovarsi di fronte il suo guru che filma, non è l'ideale per comprendere una chitarra di tale levatura. Cercando il più possibile di staccarmi dall'emozione del momento e avendo avuto la fortuna di poter provare quelle storiche di allora, sento un ampio spazio di maturazione del suono che forse nella EXL1 risulta leggermente meno di carattere, ma probabilmente è come criticare una Rolls Royce perché ha i sedili che non si intonano con il colore del garage che la contiene.
Teufel Birdfish: spazio 2057!Avveniristiche, futuristiche e anche un po' spaziali le creature della liuteria Teufel. Questa Birdfish ne è l'emblema.
Imbracciandola, dal peso consistente intuisco istantaneamente che tutte le parti cromate sono di metallo pieno, il suo costruttore mi spiega che i due cilindri di legno superiore sono camere tonali che a seconda del legno impiegato cambiano il timbro. Nel modello in prova sono ricoperte da una vernice gommata morbida e calda al tatto.
Il corpo, costituito in realtà da un unico binario centrale, permette di far scorrere i pickup per la sua lunghezza modificandone la posizione e l'inclinazione al fine di alterare anche il bilanciamento tra alti e bassi.
Dal ponte, ben funzionante e con una buona escursione, sporgono sei piccoli cilindri zigrinati da ruotare per accordare questa stranezza.
Nella parte inferiore due, ali metalliche fungono da supporto e da pannello per l'elettronica.
Il manico in acero occhiolinato tutt'uno con la tastiera a 22 fret è realizzato meravigliosamente ed è super veloce.
Un punto dolente è invece nel suono, con poco carattere, simile a quello delle archtop economiche elettrificate. L'elettronica di buona qualità suona, ma suona solo quella.
Comprare una chitarra del genere vuol dire certo fare i conti anche con una grande versatilità, non a caso a corredo ci sono anche due single coil e tre pickup humbucker per sperimentare praticamente qualunque combinazione sonora.