di redazione [user #116] - pubblicato il 21 marzo 2014 ore 07:30
L'italiana Marvit Guitars arriva a Francoforte con l'annuncio di una importante partnership con Seymour Duncan. I pickup possono essere montati di serie su tutto il catalogo, e lo sono sulla nuova Mahat mostrata allo stand, insieme al basso Apofi.
L'italiana Marvit Guitars arriva a Francoforte con l'annuncio di una importante partnership con Seymour Duncan. I pickup possono essere montati di serie su tutto il catalogo, e lo sono sulla nuova Mahat mostrata allo stand, insieme al basso Apofi.
Tutte con un debole per l'antico Egitto, dai nomi all'immancabile occhio di Ra sulle palette, le chitarre Marvit presentate per il 2014 riprendono progetti classici e li stravolgono per creare nuove configurazioni nuove e versatili. La collaborazione con Seymour Duncan fa sì che si possano ottenere modelli con pickup americani di serie, ma sotto il cofano c'è molto di più.
La chitarra Mahat è un classico della liuteria elettrica. Il ponte Schaller con viti per il fine tuning la porta in un'era moderna fatta di legni scelti, elettronica performante e massimo controllo sul settaggio anche on the fly.
Passando alle quattro corde, si incrocia il nuovo basso Apofi, riprogettati con una nuova versione a pickup misti tra Jazz Bass e Precision. La particolarità dello strumento è la possibilità di selezionare tra un'elettronica attiva e passiva mediante un piccolo switch posizionato sulla parte bassa del body. Un'equalizzazione completa dà la possibilità di cambiare la banda d'interesse delle frequenze medie, piegando il basso a ogni tipo di applicazione, che sia di fornire un sostegno musicale grosso e rotondo o di uscire dal mix per dei passaggi solistici o più aperti nel timbro. Il particolare ponte adottato sul nuovo Apofi permette inoltre di regolare le sellette trasversalmente, oltre che in lunghezza, in modo da gestire l'intercorda in totale libertà a seconda dei propri gusti e delle necessità.