Continuiamo a parlare di tecnica e fraseggio con Bruce Bouillet, assieme a Paul Gilbert chitarrista dei Racer X, band icona dello shred neoclassico. Passiamo sotto la lente una peculiarità del playing di questa band, lo String Skipping.
Nel dettaglio, abbiamo chiesto a Bruce di descriverci il suo approccio a questa tecnica confrontandolo con lo sweep picking, sistema altrettando diffuso per eseguire triadi e arpeggi.
Le sequenze classicheggianti di arpeggi sviluppati in string skipping nella musica dei Racer X restano una pagina chitarrista esaltante, di virtuosismo cristallino e scintillante.
Svincolati da qualsiasi applicazione stilistica questi esercizi restano una palestra eccezionale per sviluppare tecnica, articolazione e conoscenza del manico.
Nel corso della mia carriera mi sono trovato spesso a rispondere a quale tra queste due tecniche preferissi, lo sweep rispetto allo string skipping. Cercando anche di descriverle e di elencare le differenze vantaggi dell’una rispetta all’altra.
Partiamo dallo sweep e prendiamo in considerazione un arpeggio, un accordo di Dm, formato dalle note D, F e A, tonica, terza minore e quinta.
La tecnica dello sweep prevede una gestione ottimizzata della pennata: si cerca, a beneficio della velocità e fluidità esecutiva, di attraversare tutte le corde con un unico movimento del plettro che ne assecondi la direzione.
Es. 1)
Nello string skipping la stessa sequenza di note viene ripensata con una diversa diteggiatura. La nota di A, la quinta dell’arpeggio di Dm, che prima era presa al 10° tasto della corda di B, ora viene spostata al 14° tasto sulla corda di G. In questa maniera la corda di B non viene più utilizzata e si salta, letteralmente, dalla corda di A a quella di B.