di Maurizio Piccoli [user #26523] - pubblicato il 15 agosto 2014 ore 08:00
La Telecaster riportata sulla copertina del libro "Fender" di Maurizio Piccoli ha incuriosito molti lettori e fan, abbiamo quindi deciso di condividere la sua storia con un estratto dal libro e di regalarvi un poster esclusivo con una stampa della chitarra a grandezza naturale.
La Telecaster riportata sulla copertina del libro "Fender" di Maurizio Piccoli ha incuriosito molti lettori e fan, abbiamo quindi deciso di condividere la sua storia con un estratto dal libro e di regalarvi un poster esclusivo con una stampa della chitarra a grandezza naturale.
Sulla copertina di questo libro appare una Fender Telecaster Fiesta Red realizzata a Fullerton nel 1964. Il codice dei potenziometri (604-6450) ci dice che la chitarra è una delle ultimissime pre-Cbs della storia. Il manico è datato 1964, il corpo 1963, il numero di serie è L65675. La vernice, la cui originalità è stata certificata da George Gruhn, è scrostata in vari punti e lascia vedere il fondo bianco, tipico dell'epoca. Le saldature dei fili coperti in tessuto sono intatte.
Il circuito è un esempio precoce di quello ufficialmente introdotto dopo il ’66, con la posizione centrale dello switch che seleziona i due pickup in parallelo e la terza che seleziona il solo pickup al manico (al posto del grosso condensatore in posizione 3 che consentiva di emulare - più o meno - il suono del basso col pickup al manico). Il ponte ha le tre sellette filettate tipiche dell'epoca ed è ossidato quanto basta a dichiarare con orgoglio la propria veneranda età. Deliziosa la sfumatura giallo-verde assunta dal battipenna a tre strati. Il manico in acero ha la tastiera in palissandro brasiliano e i segnatasti pearloid introdotti nel 1964.
Se le Stratocaster Fiesta Red serie L sono abbastanza diffuse (erano molto richieste in Europa ad Hank Marvin), altrettanto non si può dire per le Telecaster. George Gruhn afferma di non averne viste più di due così nel corso della sua carriera. Si tratta quindi di uno strumento raro e storicamente significativo. Il fascino estetico va di pari passo con la qualità sonora. A giudizio di chi l'ha provata, questa Telecaster eccelle per suonabilità e sonorità. Il pickup al ponte produce il "twang" che ci si aspetta, ma con una inconsueta forza anche sulle gamme mediobasse e basse. Sui settaggi puliti, come anche sui crunch e sulle saturazioni più decise, la voce è sempre chiara, mai nasale e le note si distinguono con precisione. Il pickup al manico è molto più dolce, ma non debole e impersonale come a volte accade su Telecaster con pedigree meno nobili.
Clicca qui o sulla foto in basso per scaricare un poster esclusivo della Telecaster in copertina a grandezza naturale. Puoi stamparlo in formato 70x100cm per ottenere un'immagine 1:1 della Telecaster originale.
La storia di Leo Fender e della sua più grande avventura è appassionante e ricca di risvolti. Puoi trovarla per intero leggendo il libro "Fender", di Maurizio Piccoli. Il libro è ora in offerta limitata sullo Store di Accordo, scoprilo a questo indirizzo.