Alessandro Marchetti è già noto ai visitatori del Custom Shop Milano dello scorso marzo grazie alle sue chitarre e ai suoi bassi dalle finiture sgargianti e dai legni da far girare la testa. Ora la sua produzione si concentra sulle quattro corde e dintorni, con una collezione di bassi elettrici dalle forme inedite e dal look sorprendente quanto i concetti costruttivi che ci sono dietro.
BNJ Guitars sarà a SHG, il 15 novembre 2015 all'hotel Quark di Milano in contemporanea con Ritmi Show. Visita il , il e consulta il catalogo che ti verrà consegnato in fiera per essere aggiornato su tutte le novità. Nell'attesa, abbiamo raggiunto Alessandro per conoscere meglio il suo lavoro.
Guardando i tuoi strumenti sembra di vedere un po' di riferimenti a G&L, alla mitica Axis ma anche tanto rock anni '80. Quali suoi i tuoi riferimenti principali? Io negli anni '80 ci sono nato, sarà per questo o perché sono un appassionato della musica che hanno prodotto, fatto sta che inevitabilmente credo di averne assorbito lo stile, anche nel design e in alcune idee. La Axis è stata il mio punto di riferimento tra le chitarre, non ho mai guardato molto i modelli classici. I miei bassi, potrei dire che derivino dalle mie chitarre, nel senso che sono partito dalle prime dime delle mie che poi ho modificato. Il riferimento a G&L ci può stare, ma è veramente un caso, non li ho mai presi come esempio perché non mi piacciono. Come fabbrica preferisco sicuramente Music Man. Altri riferimenti sono sicuramente Furlanetto, non per le forme, ma proprio per la ricerca della perfezione e della cura del dettaglio. Così come le verniciature ricercate di Jeff Kiesel, o l'innovazione portata da Dingwall.
Alcuni dei tuoi bassi hanno un fascino impressionante, sembra che tu ti sbizzarrisca di più a progettare quelli che le chitarre, eppure sembrano strumenti concettualmente simili. Ma cosa cambia tra l'ideazione di una chitarra e di un basso elettrico? La risposta è che non punto più sulle chitarre. Non ho più portato avanti il progetto, mi sono concentrato solo sui bassi. Dal primo che ho costruito ho subito notato un maggior interesse verso questi strumenti da me costruiti. Ho cominciato a prendere sul serio la cosa, e ora il mio lavoro è costruire bassi elettrici con le specifiche più disparate cercando di accontentare l'occhio, la spalla, e la comodità. la mia tecnica si migliora giorno dopo giorno, così come la cura per i dettagli, nulla è mai lasciato al caso, dalla scelta dei legni a quella dei pickup, ogni strumento è a sé ed è unico nel suo genere. Mi piace lavorare sul manico sentendo il legno che si modella sotto le mie mani. Vedere un cliente, un musicista contento e stupito ogni volta che suona lo strumento che ho creato su misura per lui mi riempie di soddisfazione. Cerco di migliorarmi sempre di più. D'altronde, lo strumento migliore è quello che devo ancora costruire, mai sedersi e pensare di essere arrivati.
Questa sarà la 40esima edizione di SHG e faremo festa grande. Hai pensato a qualche sorpresa o un'offerta speciale per chi visiterà il tuo stand? Per la 40esima edizione di SHG farò uno sconto del 15% sul basso che vorranno farsi costruire, o su uno già prodotto, a quelli che si faranno una foto con me. Mi sembra un altro motivo per venire a trovarmi, oltre per fare due chiacchiere e provare gli strumenti. |