Su Accordo abbiamo avuto la fortuna di testare alcuni tra i primi esemplari NGR, prodotti su millefori. Ora invece hai delle elegantissime PCB. Ognuno dei sistemi ha dei sostenitori irriducibili. Quali sono i vantaggi costruttivi e sonori di una soluzione piuttosto che un'altra? E che ne pensi di alternative "vintage" come il point to point?In effetti ho impiegato molto tempo a sbrogliare i circuiti dei miei pedali per realizzare delle schede PCB con un layout elegante e funzionale: mi è capitato spesso di modificare il posizionamento di qualche componente o qualche traccia, anche solo di una frazione di millimetro, per pure questioni estetiche! Sono un po' nerd da questo punto di vista, ma l'occhio vuole la sua parte anche in un circuito elettrico. A livello costruttivo, le schede PCB sono infinitamente più veloci da popolare e il tasso di funzionamento è al 100%, mentre con le millefori la revisione causa malfunzionamento era quasi una certezza. A livello sonoro devo dire di non aver riscontrato differenze, se non addirittura in meglio a livello di rumore. Da questo punto di vista fa sicuramente più differenza la scelta del tipo di componenti piuttosto che il loro collegamento. Per le saldature utilizzo comunque una lega in Stagno e Argento, senza Piombo. Mi piace pensare che il suono di questa lega sia migliore, anche se solo nella mia testa.
Il point to point è decisamente affascinante ma il conseguente aumento delle dimensioni del circuito può rappresentare un problema, soprattutto adesso che sono disponibili in commercio pedali di dimensioni sempre più ridotte e lo spazio in pedaliera diventa un fattore determinante. Sul mio profilo Instagram, in effetti, non faccio altro che pubblicare foto dei circuiti di vecchi amplificatori che mi capita di riparare: il point to point a livello estetico è imbattibile! E forse lo è anche dal punto di vista sonoro. Ma il mio giudizio è un po' di parte: sono assolutamente un sostenitore delle apparecchiature vintage, con tutti i loro pregi e i loro difetti.
Da qualche tempo i tuoi pedali compaiono su palchi importanti. Mi racconti un po' com'è nato il rapporto con grandi del livello dei Subsonica e di Max Gazzè e quali sono stati i loro commenti che più ti hanno inorgoglito?
Ovviamente il mio passato di musicista professionista mi ha aiutato e sono quindi riuscito a far provare ad alcuni amici i miei pedali con relativa facilità. Giorgio Baldi è stato uno dei primi a utilizzare i pedali NGR e, conoscendo la sua attenzione nei riguardi del suono, mi fa molto piacere che i miei pedali abbiano trovato posto e siano ancora nella sua pedaliera sul palco di Gazzè, a testimonianza del loro valore. Con Max Casacci è stato forse ancora più gratificante: dopo avergli dato qualche sample ho ricevuto una sua telefonata entusiastica in cui mi diceva che il Cream Spot era in pedaliera, sempre acceso, e che il suo suono era migliorato in maniera sostanziale, stessa cosa ribaditami poi dal fonico dei Subsonica Marco "Cipo" Calliari. Ma devo dire che non mancano attestati di stima anche da molti altri musicisti, magari meno in vista di altri, ma i cui commenti hanno per me lo stesso valore di quelli citati sopra.
Questa sarà la 40esima edizione di SHG e faremo festa grande. Hai pensato a qualche sorpresa o un'offerta speciale per chi visiterà il tuo stand?Per questa edizione dell'SHG non avrò nuovi prodotti, se non il prototipo di un overdrive con operazionale realizzato interamente a componenti discreti ma che è ancora in fase di lavorazione: vicino al capolinea ma non ancora perfetto. Ci saranno i soliti omaggi dolciari per gli ospiti e uno sconto su tutti i prodotti. Sarò ovviamente lieto di ospitare i partecipanti per qualsiasi prova, porterò con me il mio fido Fender Princeton Reverb, una Stratocaster e una Les Paul. Vi aspetto!