di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 01 dicembre 2015 ore 07:30
Dumble è un nome in grado di smuovere gli animi di tutti i chitarristi, anche dei meno malati di GAS. Questa volta in redazione è arrivata una versione del leggendario amplificatore tutta made in Italy, assemblata pezzo per pezzo da Dangelo.
Lo Special Overdrive è più che ispirato all’ODS. Partendo dal nome, passando per l’estetica e i controlli fin dentro il circuito abbiamo di fronte un vero e proprio Dumble, made in Italy, con quel pizzico di stile in più che non guasta mai.
Sul pannello frontale troviamo tutti i controlli di cui abbiamo bisogno. Apre le danze il volume del pre. Si passa all’equalizzazione composta da alti, medi e bassi per passare poi al guadagno e il volume del canale overdrive. Chiudono master e presence, in comune come l’eq ai due canali. Tra una manopola e l’altra non mancano gli switch. Deep, bright e Jazz/blues intervengono sull’equalizzazione, ognuno in maniera diversa. I primi due agiscono alternativamente su basse e alte, aumentandole. Il terzo, invece, interviene in maniera globale su tutto lo spettro delle frequenze. In modalità rock si avrà un sound più fenderoso, carico di medie e con più guadagno. In modalità jazz invece il timbro sarà più Hi-Fi, con qualche basso in meno e guadagno ridotto.
Gli switch per l’accensione sono posti sul retro, dove troviamo anche l’ingresso per il footswitch e il send-return attivo, con controlli di volume per gestire al meglio il livello degli effetti nel loop.
Nel cuore pulsante della Dangelo battono due ECC83 nel pre e due EL34 nel finale, assieme a una ulteriore ECC83. Nel finale come optional possono essere montate anche le 6L6, per una pasta diversa.
Ora non resta da fare altro che togliere lo standby e divertirci un po’ con questo amplificatore Dumble Style, cominciando dal canale clean, con switch su rock. Il sound che investe i microfoni in sala di ripresa ci lascia subito stupiti. Caldo e potente, con una dose di armonici davvero impressionante. Anche se siamo ancora nei territori del pulito ci vuol poco a farlo crunchure. Lo Special Drive è sensibilissimo alle variazioni di dinamica, basta una pennata più vigorosa per dare un po’ di pepe al clean, che in modalità jazz si scarica di quel poco di gain sufficiente per recuperare la spinta di un bel paio di humucker ed evitare di dover combattere con un crunch impertinente sempre pronto a far capolino dalla 2x12 dall'altra parte del cavo.
L’intervento degli switch bright e deep è efficace. Potrebbero sembrare dei doppioni dei controlli di bass e treble, ma così non è, anzi. Modificano radicalmente la voce del Dangelo e offrono una base completamente diversa su cui intervenire poi con i potenziometri dedicati.
Quando si alza il gain si ha un incremento direttamente proporzionale di libido. Inutile girarci attorno, il sound della Dangelo è davvero special. Corposo, grosso e caratterizzato da una sana dose di armoniche. Quello che lascia davvero impressionati è la definizione del sound. Nonostante sia pieno, resta compatto e definito. Ogni nota si snocciola senza accavallarsi alle altre restando intellegibile. Le basse premono, ma non risultano mai fuzzose o intubate, le alte si fanno strada nel mix senza diventare taglienti.
La Dangelo Special Drive è una testata in grado di stupire davvero. Il Dumble sound è una leggenda dai tratti a volte surreali e non sappiamo dirvi se questo amplificatore sia in grado di emulare quello originale, bisognerebbe averne uno a portata di mano (ma sono più unici che rari). Quello che possiamo dire con certezza è che la Special Drive è uno di quegli oggetti in grado di mettere d’accordo tutti. Certo il conto da pagare per aggiudicarselo è salato (2700€ circa), basta pensare alla cifra da sborsare per un Dumble originale per ridimensionare il tutto.