Perché, se non ci si decide a speziarle e portare un po’ di aria nuova tra quelle cinque note, alla fine lo sbadiglio è garantito. Le imminenti vacanze e il tempo libero in più che offrono saranno una buona occasione per rimediare, magari studiando o ripassando queste lezioni ricche di spunti di studio tecnico e armonico per ravvivare la passione nel fraseggio blues: applicazioni modali, impennate tecniche, varianti esecutive e variazioni armoniche. Persino una spruzzatina di Jazz.
Chitarra alla mano, curiosiamo tra queste lezioni, cercando gli argomenti che ci stuzzicano di più e sui quali sentiamo di voler migliorare.
Per prima cosa, quando improvvisiamo su un blues, finiamola di stare aggrappati come a un salvagente a quell’unico misero box. La pentatonica esiste - e bisogna saperla suonare - attraverso tutta la tastiera. a uscire dal solito box ed estendere le scale.
E non va nemmeno bene continuare a suonarla avanti e indietro, su e giù, in maniera meccanica e lineare come se stessimo ripetendo l’alfabeto o le tabelline a memoria. per rompere il senso di continuità del fraseggio con pause, pattern ritmici, salti di corda.
Ora che siamo belli caldi proviamo a spingere sulla tecnica. qualche spunto per suonare la scala pentatonica in maniera più fluida e veloce con l’economy picking.
Sempre con lo sweep picking ficcandoci qualche triade diminuita.
Se vi state prendendo bene con la tecnica, abbiamo pane per i vostri denti! Paul Gilbert su un Blues in E7 spara !
Su un A7 si diverte con i cromatismi con !
La pentatonica poi non è solo Blues: può essere anche uno strumento interessante per esplorare sonorità modali. Sia a , sia con qualche interessante spunto solistico. Per esempio, con il modo lidio, si possono fare :
E senza volerlo, partiti dal blues, ci si ritova di nuovo, un’altra volta, a ficcare il naso in territori più jazz. Tutta da studiare, allora, , - ancora lui - che sperimenta sul blues, sofisticati arpeggi alterati.