Accordo: Bumper e Headlight: Radial moltiplica ingressi e uscite

Messi da parte solo per un attimo gli effetti tradizionali, Radial Engineering si dedica a routing e collegamenti. Appena lo scorso marzo aveva presentato il Mix Blender, uno stompbox capace di miscelare due ingressi come un vero e proprio mixer con aggiunta di send-return. Ora torna con due nuovi stompbox mirati a gestire rispettivamente ingressi e uscite nei rig che richiedono la presenza di amplificatori e strumenti multipli.

Letteralmente "paraurti" e "fari", il Bumper e lo Headlight permettono di connettere fino a quattro dispositivi in ingresso e in uscita per passare in un attimo tra le varie configurazioni. L'Headlight, nelle versioni standard e Pro, è un selettore di amplificatori o una DI multipla.

Il Radial Bumper permette di collegare fino a quattro strumenti a un solo amplificatore o a una catena di effetti e di selezionarli con un unico switch.
Non è raro che, durante un concerto, si senta il bisogno di usare più chitarre in momenti diversi della scaletta. Il tempo necessario per mettere in stand by l'ampli, scollegare il cavo, collegare un altro strumento e riattivare tutto può interrompere il flusso dello spettacolo ed essere una vera scocciatura per il musicista, soprattutto perché di rado i vari strumenti avranno lo stesso output, e potrà essere necessario regolare di nuovo i volumi dell'amplificatore e di qualche pedale.
Il Bumper parte da un buffer in classe A che permette di preservare il tono per tutti gli strumenti e in tutta la catena. Lo switch Drag permette di aggiustare il carico d'impedenza di ogni strumento all'intero sistema in maniera automatica, così da avere sempre la stessa sensazione sotto le mani, simile a quella che si ha collegando la chitarra direttamente all'amplificatore.
Quattro manopole permettono di regolare il livello degli ingressi, per non doversi preoccupare della differenza di volume tra le chitarre collegate attraverso i quattro jack sul dorso dello stompbox. Accanto a questi, un'uscita addizionale è dedicata all'accordatore.

L'Headlight ha il compito di gestire le uscite della propria catena dirigendole fino a quattro direzioni diverse. La versione base del pedale funge da selettore di amplificatori e permette di connettere quattro amplificatori da usare a turno o anche contemporaneamente.
Anche l'Headlight è basato su un buffer in classe A, che qui ha il compito di eliminare distorsioni indesiderate e irregolarità nel segnale. Ogni uscita è ottimizzata per essere priva di ronzii spesso causati da fenomeni di ground loop.
Nella parte bassa, lo a pedale di destra serve a selezionare le uscite. Quello di sinistra invece, a seconda di com'è regolato il selettore relativo, ha il compito di mettere in muto del tutto il segnale o di attivare tutti gli amplificatori insieme.
Una serie di LED tiene sotto controllo la situazione in ogni momento.

Versione dedicata agli strumenti acustici e alla gestione del palco, l'Headlight Pro è un adattamento dell'Headlight con uscite XLR.
Il pedale dispone di quattro uscite attive bilanciate comprensive di ground lift e inversione di fase. Sparisce la possibilità di attivare tutte le uscite insieme, ma restano la gestione del Mute, i due pulsanti e l'interfaccia a LED.