Ciao,
stavo facendo una considerazione e vorrei il vostro parere al riguardo.
La prima scala minore che solitamente s'impara e s'insegna è la scala minore naturale che corrisponde al modo eolio. Quindi quando si inizia a improvvisare su brani in minore, ad un livello successivo la pentatonica minore, si tende a usare la scala minore naturale.
Però, muovendo i primi passi nell'improvvisazione jazz, quando si tratta di brani minori, la prima scala che viene suggerita da metodi e docenti è la dorica.
La differenza tra i due modi è solo la sesta, minore nell'eolio e maggiore nel dorico.
Secondo voi, come mai si hanno questi punti di partenza diversi? Come mai nel jazz si vuole sentire quella sesta maggiore? È forse perché ci si prepara a lavorare sui II-V? E come mai negli altri generi si parte dal modo eolio? Forse perché è il modo più minore di tutti ma senza forti dissonanze, come ad esempio il frigio, e quindi suona più naturale all'orecchio?
grazie
ciao