di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 02 agosto 2016 ore 07:30
Abbiamo provato con Michele Quaini e la sua Marshall Plexi un fuzz sfizioso, facile da usare e con un sacco di sustain, il Fire Red Fuzz, della Mad Professor. Tre controlli e tanta cattiveria, facile da calmare con la manopola del volume.
Abbiamo già incontrato i prodotti Mad Professor, tutti caratterizzati da un’ottima qualità unita a un’estetica curata. Il Fire Red Fuzz non è da meno. È un pedale creato per differenziarsi dalla grande quantità di fuzz presenti sul mercato. Dietro alla divisa da pompiere si nasconde uno schema caratterizzato da uno stadio di compressione abbastanza presente, in grado di garantire lo stesso grado di sustain su tutta la tastiera. Per contro, però, la dinamica non viene per nulla intaccata, anzi, come potrete apprezzare dal video, giocare con il volume è una goduria.
Diverso lo schema, ma classici i controlli, troviamo infatti guadagno (fuzz), volume e tono. Mentre sui primi due c’è poco da dire, bisogna spendere un paio di parole per la terza. Il controllo dell’equalizzazione è studiato non per intervenire sulle alte, come spesso accade su OD e Fuzz, ma per trasformare completamente la voce del FRF. Ruotandolo si riesce a passare tranquillamente da suoni più cremosi e caldi, fino a quelli più taglienti e quasi fastidiosi, senza dimenticare un po’ di mid cut alla bisogna.
La buona qualità dei materiali utilizzati traspare non solo dalla pesantezza del case, ma anche dai controlli solidi e progressivi, fino ai connettori ben saldi per finire con la grafica curata.
Ora non resta che accendere il Fire Red e vedere l’effetto che fa alle valvole della Plexi già bella calda nella sala di ripresa. Quando si lascia la manopola del gain a ore sette, al quasi clean della Marshall si aggiunge un tocco di aggressività, che dona una carica di medie e un po’ di presence in più. Alzando il guadagno il crunch si colora di fuzz, si aggiungono basse in quantità, che iniziano a inseguirsi e inciampare una sull’altra. Ancora il sound resta docile, il sustain si allunga e inizia a farsi viva la compressione aggiunta nel circuito, pur non diventando mai invasiva.
Quando portiamo verso il fondo corsa la manopola del gain il fuzz mostra davvero la sua natura, cattiva e aggressiva. Quello che però resta sempre evidente è la facilità con cui si riescono a far sentire tutte le note senza che si impasti tutto in un miscuglio infernale. Anche quando si utilizzano dei begli humbucker come i Gibson montati sulla APS di Michele, il sound resta chiaro e definito, anche quando ci si lascia prendere la mano e si iniziano a suonare accordi complessi e articolati.
Il Mad Professor Fire Red Fuzz è un pedale che ci ha piacevolmente colpiti. È un fuzz con tutte le carte in regola, ma con un carattere spigliato e diverso dal solito. Spippolando con la manopola del tono si possono avere tra le mani una quantità estrema di sonorità tutte diverse tra loro. È un fuzz in grado di spaziare tra un sacco di sonorità diverse, senza mai perdere la sua voce riconoscibile e bella chiara.
Mad Professor è un marchio distribuito da Gold Music