Federico Poggipollini: ecco la mia strumentazione per il Liga Rock Park
di redazione [user #116] - pubblicato il 22 settembre 2016 ore 07:30
Tra un paio giorni torna sul palco Ligabue per due concerti che, con gran probabilità, saranno l’evento live più spettacolare dell’autunno. Lo show si chiama "Liga Rock Park" e sarà presentato in due serate annunciate come gli unici concerti previsti per il cantautore nel 2016. Abbiamo raggiunto sul palco Federico Poggipollini, chitarrista e braccio destro di Ligabue, per farci descrivere la sua strumentazione in esclusiva per i lettori di Accordo.
Tra un paio giorni torna sul palco Ligabue per due concerti che, con gran probabilità, saranno l’evento live più spettacolare dell’autunno. Lo show si chiama Liga Rock Park e sarà presentato in due concerti annunciati come gli unici previsti per il cantautore nel 2016. Liga Rock Park è uno spettacolo nato per festeggiare i 25 anni di “Urlando contro il cielo” uno dei brani più popolari di Ligabue e canzone imprescindibile in ogni scaletta del musicista. La data, inizialmente, avrebbe dovuto essere unica. Invece, a seguito della straordinaria richiesta di biglietti è stata raddoppiata e gli show saranno due, il 24 e 25 settembre. Mentre per la data del 24 i biglietti sono già sold out, per il 25 ci sono ancora posti disponibili.
Durante gli show, Ligabue presenterà quattro brani del nuovo album Made In Italy, tra i quali il primo singolo G Come Giungla.
Gli spettacoli si terranno al Parco di Monza, il parco recintato più grande d’Europa. Siamo riusciti a raggiungere sul palco, durante le prove dello spettacolo, Federico Poggipollini chitarrista e braccio destro di Ligabue. Federico che è anche un prezioso collaboratore della nostra Didattica (le sue lezioni su come si arrangia una canzone e su come costruire gli arpeggi sono state tra le più lette su Accordo) è stato felice di raccontarci e mostrare la strumentazione che utilizzerà in questi concerti.
Analizziamo nel dettaglio la strumentazione di Capitan Fede mostrata nel video.
Il cuore della pedalboard è il looper FX Case; questo gestisce l'attivazione di gruppi di effetti, di effetti singoli e anche la commutazione dei canali dell'amplificatore. Federico si riserva comunque la possibilità di attivare in qualunque momento il distorto dell'amplificatore o il boost integrato con il footswitch dedicato, lasciato esterno alla pedaliera.
Suoni distorti e solisti, comunque, sono a disposizione anche in pedaliera, grazie a un prezioso overdrive Klon Centaur e a un booster Mesa. Un secondo booster in uscita fa sempre comodo, e qui ci pensa l'MXR Boost Line Driver sull'estrema sinistra della pedaliera.
Immancabile per rendere il suono più compatto e regolare è il compressore, in questo caso un Boss CS3, come anche classicissimo è l'accordatore: il TC Electronic Polytune è ormai una presenza fissa in un gran numero di pedaliere, di professionisti e non.
Chiudono un indispensabile pedale volume e un G-Lab Wowee, wah che lascia al musicista un gran margine di controllo sull'escursione grazie a dei mini-switch appositi e con la possibilità di renderlo attivabile solo poggiandoci sopra il piede, senza la forte pressione necessaria con i wah wah di stampo più tradizionale.
Le connessioni sono affidate a una piccola patchbay su un lato per tenere in ordine ingressi e uscite, oltre a permettere la connessione più pulita di alcuni pedali nel loop effetti, il cui livello è regolato intorno a metà sull'amplificatore.
Nel send return ci sono il delay Strymon Timeline e il riverbero G-Lab Dual Reverb, entrambi dei riferimenti assoluti nelle rispettive categorie. Interessante è la scelta di inserirci anche il Worm, la modulazione Electro Harmonix che può fare da wah, phaser, tremolo e vibrato, ma che Federico tiene fissa su una frequenza specifica per una sonorità, crediamo, in stile cocked wah.
Le altre modulazioni in pedaliera sono un EHX POG, generatore di ottave polifonico che può fare da semplice octaver ma strizzare l'occhio anche al mondo di synth e organi, e un classico flanger Boss BF3.
Tutto entra in un Mesa Boogie Lonestar collegato a una cassa esterna perché è quella usata in sala prove, e ritenuta indispensabile per ottenere anche dal vivo il suono su cui si è lavorato nelle settimane passate.
Il parco chitarre si compone di quattro elettriche e un'acustica, una Maton.
Oltre alla sua inseparabile Fender Stratocaster American Deluxe bianca con humbucker al ponte, Federico ha portato una Les Paul Custom dei primi anni '80 e due controparti "indie" dei rispettivi mondi. Per Fender, c'è una Jaguar, mentre per Gibson ha scelto una Les Paul Junior del Custom Shop.