di redazione [user #116] - pubblicato il 28 novembre 2016 ore 16:30
Michael Lee Firkins è un gigante della chitarra rock, blues. Un vero virtuoso, capace di coniugare le prodezze del più spericolato fraseggio country con la pronuncia e il suono del metal. Gli abbiamo chiesto però, di abbassare leggermente il tiro e di aiutare i chitarristi solisti meno esperti: l’obiettivo è espandere il fraseggio pentatonico fuori dal box più conosciuto.
Per iniziare a estendere il fraseggio pentatonico attraverso tutta la tastiera, Firkins suggerisce due strategie: una legata allo sviluppo delle diteggiature; una che propone di individuare una triade minore all’interno della pentatonica e giocarne poi con i vari rivolti.
Il box di partenza suggerito dal chitarrista è quello più ovvio e conosciuto. Siamo in Am pentatonico (A, C, D, E, G) e la posizione è quella che parte dal 5° tasto, arricchita dalla nota blues, la b5.
Nel primo caso, l’idea è partire dalle quattro note più alte del box e svilupparle attraverso tutta la tastiere mantenendone sempre la stessa disposizione: due note sulla corda di B e due note su quella di E.
Rispetto a questa mappatura, Firkins compie una piccola modifica: nelle due posizioni in cui la disposizione delle note tra le due corde non è simmetrica, Firkins sostituisce la b3, il C, con la 9, il B.
Il vantaggio non è solo quella di una maggiore ampiezza melodica del fraseggio; in questo modo, si facilità anche l’esecuzione di pattern meccanici da trasportare in maniera, quasi simmetrica, attraverso tutto il manico.
Ecco, per esempio, un idea di pattern/lick eseguito mettendo in gioco dei mini barrè presi con il dito anulare. La simmetria delle diteggiature non solo ne agevola ma addirittura, ne suggerisce l’esecuzione.
Questo invece il pattern suggerito da Firkins.
Attenzione agi accenti: l’esecuzione è una lunga sequenza in quartine di sedicesimi che però sono accentuate ogni tre note creando un accattivante effetto ritmico. Abbiamo segnato in partitura gli accenti e raggruppato i grappoli di tre note che compongono il disegno melodico della frase.
Per eseguire al meglio questo fraseggio proponiamo anche una trascrizione più dettagliata. Abbiamo evidenziato come si passi da una diteggiatura all’altra attraverso piccoli glissati che partono con un’acciaccatura dalla nota più bassa del box precedente.
Altre idee,invece, arrivano invece da ritagliare all’interno della scala pentatonica una triade di Am.
Questa è composta dalle note di A, C, E note presenti nella scala: A, C, D, E, G.
Ecco le tre diteggiature suggerite da Firkins.
Nella prima idea proposta, la triade si sviluppa attraverso un piccolo pattern ritmico.
Nell’esempio lo applichiamo a tutte le posizioni.
Ora, invece, sviluppiamo ciascuna triade come un piccolo arpeggio. Attenzione all’intenzione ritmica e alla partenza in levare.
Firkins è un vero maestro nell'utilizzo della leva vibrato. Ispiriamoci al suo stile e nelle chiusure di ogni fraseggio, quando ci appoggiamo sulle note lunghe, utilizziamo un vibrato morbido, profondo e deciso. Capace di ricordare, a tratti, il suono dello slide.