di Andy Cappellato [user #45705] - pubblicato il 22 maggio 2017 ore 10:00
L'italiana IK Multimedia ha da poco presentato sul mercato i suoi nuovi monitor da studio dalle dimensioni ridottissime.
Sulla carta sembra che le premesse ci siano tutte,ma riusciranno a superare le nostre prove su strada?
Il progetto iLoud Micro
Gli iLoud Micro sono tra i più piccoli monitor da studio che possiate trovare sul mercato, sono poco meno alti di 20 cm, larghi 9 e profondi 13 e a prima vista possono sembrare dei classici speaker multimediali, ma non è proprio così! Basta prenderli in mano per capire la bontà dei materiale impiegati e l'accuratezza della costruzione. Il cuore del progetto è un processore DSP bit 56 bit che ottimizza risposta in frequenza, rendendo praticamente identici tra loro ogni coppia di monitor, gestisce l'accuratezza della fase e agisce da crossover digitale prima di inviare il segnale al tweeter da 3/4 di pollice in seta e al woofer da 3 pollici in neodimio. È presente una porta bass reflex posizionata frontalmente e dei controlli posteriori che gestiscono l'equalizzazione in modo da rendere più efficace il posizionamento dei piccoli monitor in qualsiasi punto della stanza. I piccoli speaker italiani erogano una potenza di 50w RMS con un'estensione in frequenza che va dai 55Hz ai 20KHz (+/- 3dB). Il collegamento avviene tramite una coppia di connessioni RCA sbilanciate, jack stereo da 1/8, oppure tramite bluetooth, l'alimentatore è esterno e il circuito di amplificazione è interamente contenuto nel case del monitor di sinistra, mentre il monitor destro viene collegato al fratellino attraverso un cavo quadripolare custom. Dei piedini reclinabili anteriormente facilitano il posizionamento dei monitor anche su una scrivania, mentre molto comoda è la possibilità di poterli montare su di un'asta microfonica in modo da utilizzarla come fosse un monitor stand. Tutto il progetto è molto ben curato, a cominciare da tutta la parte comunicativa, grafica e dal packaging.
Le prove su strada
Abbiamo testato i piccoli iLoud Micro in diverse situazioni: prima come semplici casse amplificate per ascoltare musica in una stanza casalinga, poi come monitor da studio in 2 regie diverse e poi in una situazione sempre di mixing ma in una stanza non trattata acusticamente posizionati sulla scrivania.
Subito ci hanno colpito per l'estensione in basso! Ne avevamo sentito parlare, ma non ci aspettavamo delle basse così estese, ferme e precise. Non mi fraintendete, non c'è da paragonare l'utilizzo di un sub-woofer dedicato, ma le basse sono ben presenti e soprattutto riecono a rispecchiare ciò che accade anche nei sistemi di riproduzione oggi più utilizzati: la macchina e le cuffie dell'iPhone. Diciamo che l'equalizzazione generale dei monitor ha le medie leggermente recesse e le basse in avanti, rendendo i piccoli speaker piacevoli da ascoltare e prevedibili in mix dopo averci fatto l'orecchio. Il volume è più che sufficiente per qualsiasi situazione di lavoro in un home studio o piccola regia audio. Nelle regie acusticamente trattate hanno aiutato a prendere decisioni nel mix, prendendo il ruolo di quello che in passato potevano essere i riferimenti per il mondo esterno. L'estensione del campo stereofonico è generosa e precisa, mentre la profondità è al pari di molti monitor dal costo ben superiore. Personalmente ho trovato più efficace e corretto il posizionamento in alto piuttosto che sulla scrivania, i piedini reclinabili aiutano a migliorare la situazione, ma la possibilità di utilizzare delle aste microfoniche come stand rende talmente semplice installare i monitor "ad altezza orecchio" e disaccoppiarli fisicamente dalla superficie della scrivania che è un peccato non farlo. Nella situazione di mixing "casalingo" si sono comportate egregiammente, a patto di non esagerare con i volumi, in modo da minimizzare le risonanze della stanza privileggiando il suono diretto dei monitor e di utilizzare un secondo paio di speaker o delle cuffie da studio come "confronto", ma questi sono consigli che valgono per qualsiasi sistema di monitoraggio.
Tiriamo le somme
Le piccole IK ci sono piaciute! E molto! La loro risposta sulle basse frequenze ci ha reso molto semplice creare velocemente dei buoni mix "trasportabili" su qualsiasi sitema di riproduzione. Una piccola critica va al cavo di collegamento tra i 2 monitor: non è molto lungo ed essendo custom non possiamo utilizzare cavi standard per allungare la distanza tra i monitor.
Il prezzo non è da monitor multimediali ma da entry level nel mercato dei monitor da studio, portandoli a paragonare con monitor dalle dimensioni ben maggiori, ma diversamente da quanto inizialmente possiamo pensare, possono benissimo reggere il confronto anche con speaker con woofer da 5 pollici. Un'altra applicazione interessante, date le piccole dimensioni e la trasportabilità, è quella di utilizzarle in situazioni di registrazione "on the road" fuori dallo studio di registrazione come ascolto e riferimento al volo.
Brava IK, prodotto consigliato!