Irriverente, estrema, colorata: in scena la musica dell'Ibanez RG Tour
di redazione [user #116] - pubblicato il 28 giugno 2017 ore 10:30
La prima tappa dell’Ibanez tour è stata spettacolare. Per festeggiare i trent'anni della più disinibita e colorata chitarra del rock, Ibanez ha organizzato un tour con i quattro endorser italiani più in vista: Marco Sfogli, Gianni Rojatti, Ralph Salati e Andy Martongelli.
La prima tappa, lo scorso 22 giugno alla Blueshouse di Milano, ha portato sul palco fiumi di note, energia, tecnica e potenza sonora. Lo spettacolo offerto dai musicisti coinvolti ha confezionato un scenario sonoro ampio e variegato, a tratti estremo, ma che fotografa alla perfezione la filosofia musicale della RG: una chitarra nata come strumento che ha spronato la ricerca e l’evoluzione di forme espressive, tecniche musicali nuove nel linguaggio rock più moderno.
Così è stato l’altra sera sul palco della BluesHouse dove Martongelli, Sfogli, Rojatti (nel duplice ruolo di performer e presentatore) e Salati hanno offerto scorci di musica chitarristica moderna, coraggiosa e ricercata. Musica che sulle basi solide di una tradizione recente (quella dello shred degli anni ’80 e ’90 su cui tutti paiono formati) si apre su contaminazioni, sperimentazioni e nuovi registri espressivi.
La serata - come poi succederà per ogni altra tappa del tour - oltre ai quattro chitarristi titolari sfoggia anche due ospiti d’eccezione, che saranno diversi in ogni città: Daniele Gregolin e Cesareo di Elio & Le Storie Tese sono gli special guest di questa prima tappa milanese.
La prima parte dello spettacolo è affidata alle esibizioni singole dei sei musicisti.
Ralph Salati apre le danze e stordisce con la violenza del suo set: ricercatissimo nella costruzione e nell’incastro ritmico e armonico degli arrangiamenti, brutale nella potenza dell’esecuzione e nella proiezione tecnica.
Andy Martongelli sale sul palco ed è heavy metal. Il suo show furioso conquista per l’energia e la ferocia di un impatto direttissimo e senza fronzoli trascinato da un chitarrismo appassionato e sanguigno, capace di deflagrazioni tecniche mozzafiato. Sale sul palco il primo ospite, Daniele Gregolin e ubriaca il pubblico con improvvisazioni tra jazz, manouche, fusion suonate con tecnica e gusto. Poi Cesareo regala una medley di pezzi di Elio & Le Storie Tese ben bilanciata tra grandi classici e chicche del repertorio. Tecnica, controllo, suono, classe. Un maestro.
Marco Sfogli ammalia per il controllo melodico, la briosità ritmica e la padronanza tecnica disarmante. Nella sua proposta il meglio del chitarrismo shred americano (Satriani e Petrucci a braccetto con Timmons) sono sublimati in una pronuncia melodica italianissima che conquista. Gianni Rojatti gioca con i generi musicali e il suo set è un’esplosione bizzarra e stralunata di contaminazioni: elettronica, shred estremo, reggae, blues... Virtuosimo, fantasia e un pizzico di sense of humor e follia.
Qualche minuto per riassestare il palco e per permettere alla sezione ritmica composta da Roberto Gualdi alla batteria e Giorgio Terenziani di prendere posto e parte la jam session. Forse anche per compensare la richiesta di concentrazione sollecitata al pubblico nella prima parte dello show - doverosa vista la complessità della proposta musicale - i musicisti optano per un fine scaletta di puro e semplice rock’n’roll. Divertimento scatenato con classici di Police, AC/DC e Led Zeppelin su cui, ovviamente, i musicisti (accompagnati da giovani cantanti appena diplomati al NAM di Milano) fanno scintille.
Ma prima che inizi la festa della jam Rojatti, Salati, Martongelli e Sfogli eseguono un emozionante tributo, suonando a quattro chitarre "Liberty", il brano epico che apre il disco strumentale più significativo per il chitarrismo moderno e shred, Passion & Warfare di Steve Vai. Disco manifesto del suono e dell'estetica Ibanez. È un momento emozionante, intenso e vibrante che vale, da solo, il biglietto della serata.
L’Ibanez RG Tour debutta con premesse a dir poco ottime per la prosecuzione del tour. A rendere ancor più speciale la serata c’è poi la sconfinata esposizione di Ibanez RG, un mix tra i più nuovi modelli del catalogo, pezzi da collezione e esemplari mozzafiato di modding fluorescente. Uno showcase irresistibile frutto della sinergia tra Ibanez Italia, Fago e Migi e l’Unofficial Ibanez Italian Club.
Per restare aggiornati sulle prossime date, godersi i retroscena di questo tour e restare immersi nel mondo pirotecnico e colorato delle RG, la raccomandazione è ovviamente quella di continuare a bazzicare sul Blog ufficiale dell'Ibanez RG Tour.