di redazione [user #116] - pubblicato il 12 ottobre 2018 ore 12:00
Il Metal Zone riceve un circuito inedito per suoni adatti agli stili moderni. Il Dimension C racchiude la voce di un classico Roland e diventa Waza Craft.
La serie Waza Craft raduna gli effetti storici dei cataloghi Boss rivisitati per nuove sonorità, con componenti di prima scelta a rappresentare “il meglio del meglio” nella produzione giapponese.
Il controverso Metal Zone, distorsore amato dai metallari irriducibili ma non sempre compreso fino in fondo, torna in laboratorio nel 2018 per ricevere un circuito rinnovato, espanso per caratteristiche e timbrica.
Il Dimension C è uno dei chorus più ricercati sul mercato vintage e torna ora con un’edizione potenziata, capace di racchiudere in un solo chassis la sonorità pura e profonda della modulazione d’annata con in più l’inconfondibile pasta della controparte rack che ha lasciato il segno su alcuni dei dischi più importanti degli anni ’80 sotto il nome di Dimension D.
Entrambi i pedali sono interamente analogici e si avvalgono di buffer riprogettati insieme a componenti di qualità superiore.
Il Metal Zone MT-2W propone un’interfaccia del tutto simile a quella offerta dal suo predecessore, con controlli per il volume, il livello di gain e due potenziometri concentrici per equalizzatore a tre bande con controllo parametrico dei medi. Vi si affianca un inedito switch per commutare tra le funzioni standard (S) e custom (C).
La prima ripercorre la timbrica del distorsore originale, con una voce rivista per maggior definizione e rumore più contenuto. Custom fa evolvere le sonorità classiche del Metal Zone ai gusti dei metalhead più moderni, con maggior dinamica, più flessibilità e bassi più a fuoco per favorire l’uso di livelli di gain elevati con chitarre dal range esteso.
Il Dimension C, nome in codice DC-2W, sfoggia l’inconfondibile pannello a quattro pulsanti e del tutto privo di manopole.
Arricchito da due ingressi e due uscite per configurazioni stereo, introduce un LED per ogni pulsante e consente di ottenere fino a venti suoni mediante l’attivazione delle singole modalità o la combinazione di due per volta.
Appena più in basso, anche qui compare uno switch per due timbriche differenti. La standard (S) propone le sonorità classiche del primo Dimension C, mentre la posizione SDD-320 si rifà all’iconico rack da studio Roland SDD-320 Dimension D, parente prossimo del noto stompbox Boss ora capace di entrare in un comodo formato a pedale grazie alle moderne tecniche di miniaturizzazione.