Doyle Bramhall II, "Shades": splendida ruvidità e genuinità artistica.
di redazione [user #116] - pubblicato il 16 ottobre 2018 ore 11:00
Per il grande pubblico quello di Doyle Bramhall II è un nome poco noto. Ma per gli addetti ai lavori è un mostro sacro: chitarrista, cantante, produttore, songwriter vanta una lista di crediti paurosa. Ha collaborato con Roger Waters, Elton John, Gregg Allman e prodotto e scritto canzoni per Sheryl Crow e la Tedeschi Trucks Band. Soprattutto, Doyle ha trascorso oltre un decennio come braccio destro di Eric Clapton, lavorandoci sia in studio che sul palco. "Shades" è il debutto di Doyle Bramhall II per la label Mascot.
Shadesè stato pubblicato lo scorso 5 ottobre da Provogue, costola dell'etichella Mascot. Benchè questo disco segni l'inizio della collaborazione tra l'artista e l'etichetta, l'album è il quinto di Doyle Bramhall II e segue il precedente Rich Man, uscito nel 2016 e letteralmente acclamato dalla critica. Shades è un disco nel quale Bramhall si spende senza riserve mettendosi totalmente in gioco come produttore, polistrumentista, cantante e spremendosi letteralmente a favore di canzoni e arrangiamenti. Il suono del disco è affascinante perché, nonostante tutto sia eseguito, ripreso e curato in maniera magistrale, conserva una accattivante sporcizia e suadente ruvidità che trasudano genuinità artistica.
C’è un pizzico di tutto in Shades: blues, rock, grandi assolo di chitarra, spruzzate di grunge, ballad e impennate psicadeliche. “Love And Pain”, il pezzo che apre il disco è una fotografia perfetta di questo riuscito frullato musicale.
La maniera con cui Bramhall, da produttore, gioca e mescola questi ingredienti è magica. In “Shell’ Come Around”, per esempio, sovrappone un impianto melodico di voci rubate agli anni ’60, su un beat e degli arpeggi quasi ’80, condendo il tutto con svisate rock blues all’ultimo grido.
Il disco vanta uno stuolo autorevole di collaboratori, tutti musicisti con cui Bramhall ha lavorato nel corso degli anni: il bassista Chris Bruce, il polistrumentista e arrangiatore di archi Adam Minkoff, i batteristi Carla Azar e Abe Rounds e, soprattutto, amici illustri come Eric Clapton, Norah Jones e la band di Tedeschi Trucks.
"Non vorrei sembrare poco modesto, ma se guardo alle cose che ho fatto e vissuto nella musica, devo ammettere che ho fatto una vita davvero affascinante" dice Bramhall. "Per questo sono elettrizzato e onorato di avere tutte queste persone incredibili ospiti nel mio disco."
Ed è proprio la chitarra di Eric Clapton che impreziosisce “Everything You Need” il singolo che ha anticipato l’uscita del disco.
“Registrare “Everything You Need” e farne il video è stata sicuramente un'avventura." Prosegue Doyle “Ho iniziato a scrivere questa canzone nell'angolo nord-orientale della Polonia in un tour europeo lo scorso anno. Quindi l'ho registrata a Brooklyn, New York pochi mesi dopo. Quando ho ascoltato il premix, appena dopo averla registrata, ho immediatamente pensato che era un pezzo su cui Clapton sarebbe andato a nozze. Così, gli ho chiesto se fosse interessato a farci qualche chitarra. In tutta risposta Eric mi disse che se avevo voglia di andare da lui per fare le riprese, sarebbe stato felice di contribuire. Figurarsi: sono salito sul primo volo, l’ho raggiunto e abbiamo registrato la sua parte. Sono tornato a casa e ho lavorato alla canzone. Ma non era finita: a canzone confezionata, chiuso il mix, ho chiesto ad Abe Rounds e Chris Bruce della band di Meshell Ndegeocello di essere i musicisti per il video. E ho persino chiamato il leggendario batterista James Gadson (Bill Withers, Charles Wright, Dyke and the Blazer…) per fare un cameo nel video. È stata sicuramente una sfacchinata ma che divertimento!!"