di Alberto Rondano [user #49513] - pubblicato il 11 aprile 2019 ore 13:30
Giochiamo con i numeri ed esploriamo poliritmie ed esercizi ritmici per trovare nuove soluzioni chitarristiche e riff da applicare in contesti rock, metal e progressive. In cattedra il nostro lettore Alberto Rondano, giovane e brillante didatta e chitarrista.
Ogni volta che due o più metri si presentano simultaneamente, si crea una polimetria. Proviamo a pensare a un riff della durata di 3/16 su una battuta di 3/4.
In una battuta da 3/4 abbiamo 12 sedicesimi. Quindi possiamo suonare il riff in 3/16 per 4 volte (3x4 = 12) e sincronizzare perfettamente la partenza del riff all’inizio di ogni battuta. Infatti, 3/16 ripetuti quattro volte corrispondono a 4/16 ripetutiti tre volte.
Diverso è il caso in cui ci troviamo a suonare lo stesso riff su una battuta da 4/4. In una battuta da 4/4 abbiamo 16 sedicesimi, quindi, nella prima misura, potremo suonare il riff in 3/16 per cinque volte (3x5 = 15) con uno scarto di un sedicesimo. In questo caso, la partenza del riff non si sincronizza all’inizio di ogni battuta, ma solo dopo tre misure.
Proviamo ad applicare la stessa idea ad un riff composto da un solo power chord di E sul primo dei tre sedicesimi, seguito da due pause. Questa volta, però, non aspettiamo la sincronizzazione del riff dopo tre battute, ma ripetiamo sempre la prima misura. In questo modo, in ogni battuta, abbiamo un’accentazione piuttosto spiazzante, a causa dell’ultimo sedicesimo che spezza la linearità.
Cambiamo metro con una sequenza di 5/16, sempre in una battuta di 4/4. Questa volta sono necessarie cinque misure per sincronizzare la partenza del riff.
Ecco un’idea in 7/16 su 4/4. In una battuta di 4/4 suoniamo il riff in 7/16 per due volte (7x2 = 14) con uno scarto di due sedicesimi finali. Non aspettiamo la sincronizzazione del riff (che avverrebbe dopo sette misure), ma ripetiamo la prima battuta. Nella seconda parte dell’esempio, l’alternanza tra un power chord di E
e le pause crea un’accentazione di 2 + 2 + 3 all’interno dei sette sedicesimi. Anche qui ripetiamo la battuta senza aspettare la sincronizzazione della sequenza.
Ecco un esempio riassuntivo, in cui troviamo alcune delle idee esposte in precedenza.
Ovviamente risulterà decisiva una pratica accurata di questo esercizi con il metronomo. I riff non andranno mai eseguiti mnemonicamente ma sempre contanndo e con la massima consapevolezza di ciò che si suona.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.