Sto facendo troppe cose che non sono correlate alla musica, tipo lavorare, che però mi permette negli interminabili viaggi di ascoltare della buona musica.
Buonissima.
Ottima.
Parlo degli Snarky Puppy, l'ultimo cd è davvero mondiale (Immigrance), l'ho messo in auto (sì, sono all'antica e i cd li compro anche, ma compro anche la musica digitale eh) e niente, i viaggi partono anche rimanendo fermi (Travelling without moving non era dei Jamiroquai?).
Detto ciò, per chiarire cosa suonino gli Snarky Puppy... immaginiamo un ensemble di strumentisti davvero bravi, che suonano il proprio strumento apportando una deviazione ad un flusso che si chiama Musica che passa, portando da un posto ad un altro, cambiando la propria lingua in infiniti dialetti ma raccontando una storia infinita.
Ascoltateli e sentirete.
E dopo l'ultimo lapalissianesimo, vi saluto e vi auguro buona Musica.
Ah, PS: Thomann deve piantarla di vendere pedali per Cajon e rullanti da 10", ora mi sono trovato in casa (un po' come se avessi fatto un ordine a mia insaputa, come il tizio che aveva la casa vista Colosseo a propria insaputa) il terzo set di percussioni acustiche (ed è un bene) e meno tempo di prima per suonarlo (ed è un grosso male).
PPS: Io non sopporto davvero certa politica, che non si fa vedere mai in Chiesa salvo professarsi in campagna elettorale cristianissimi difensori della Fede vera ed unica ed italianissima (benché made in Israel). Per chiarire la mia posizione, non posso dire se ci sia o meno qualcosa dopo la morte, non sono nessuno per saperlo e credo nessun uomo lo potrà mai dire, ma credo che molti valori di base del Cristianesimo siano molto validi e non debbano essere per forza seguiti con bigottismo. Purtroppo gli estremisti esistono ovunque. Comunque, in prima fila il neo eletto rappresentante del partito vincitore con fascia tricolore, presenziante solo per la celebrazione in ricordo delle forze dell'ordine, era palesemente disturbato dalla presenza della mia chitarra elettrica (in Chiesa? Sacrilegio!) e sorpreso dall'abitudine del coro a cantare con tale strumento del demonio in accompagnamento. Nonché ridotto a puntino minuto dall'omelia del parroco, il quale però ha usato un linguaggio troppo elevato per far capire il proprio messaggio al destinatario - stranamente recepito però da chi dispone di un po' di intelligenza e buon senso.
Ho goduto come un riccio, ecco, volevo dirvelo, la chitarra elettrica può essere ancora simbolo e veicolo di ribellione, anche se suonata in Chiesa insieme ai propri figli. |