Interrotta la tregua tra Gibson ed Heritage Guitars
di redazione [user #116] - pubblicato il 25 marzo 2020 ore 07:30
Gibson avrebbe fatto pressioni perché Heritage interrompesse la produzione. “Non accetteremo di essere bullizzati” spiega l’azienda di Kalamazoo.
Heritage Guitars annuncia un’azione legale contro Gibson, denunciando pressioni da parte del colosso fin dal cambio di gestione avvenuto nel 2018 perché interrompessero la produzione di strumenti musicali. Con la nuova proprietà, l’azienda avrebbe infranto un accordo segreto stretto tra le due parti nel lontano 1991.
La storia di Heritage Guitars è legata a doppio filo con la tradizione Gibson.
Gli stabilimenti di Kalamazoo in cui tutt’ora Heritage produce i suoi strumenti sono stati il luogo di lavoro per Gibson dal 1917 fino al 1984.
Quando Gibson si è spostata a Nashville, alcuni dipendenti hanno rilevato i laboratori di Kalamazoo e hanno deciso di continuare la produzione in loco sotto il neonato nome di Heritage.
Negli anni successivi, il marchio Heritage ha raccolto un ricco catalogo di solid body e archtop ispirate in modo importante ai modelli che hanno scritto la storia Gibson negli anni d’oro.
“Gli inizi non sono stati facili” racconta Heritage in una nota ufficiale “ma conviviamo in pace da quando abbiamo stretto un accordo nel 1991”.
Adesso, con la nuova gestione del gruppo Gibson, l’accordo pare non essere più tenuto in considerazione e il management si sarebbe scagliato contro Heritage nell’ambito delle recenti manovre a protezione delle proprietà intellettuali dell’azienda.
Un recente aggiornamento da parte di Gibson tenta di placare gli animi, precisando: “Gibson non ha citato Heritage Guitars, di cui è comproprietaria BandLab (azienda di Singapore proprietaria di Guitar.com e Guitar Magazine, oltre a essere distributrice del marchio Gibson nel sud est asiatico)”.
Gibson conferma l’esistenza dell’accordo tra le due realtà, ma precisa che la situazione è cambiata quando, nel 2016, Heritage è stata acquisita da un gruppo finanziario.
Qui il tono del comunicato si fa più acido e svela come la nuova proprietà di Heritage avesse tentato di aprire un canale di trattativa nel 2019 per lo sfruttamento del brand Gibson su altri fronti commerciali, tra cui l’ipotesi - poi non portata avanti - di trasformare la fabbrica di Kalamazoo in un hotel.
Viene altresì confermato che i rapporti tra i due si sono incrinati quando Heritage ha presentato il suo nuovo catalogo, il quale conterrebbe modelli con caratteristiche troppo simili agli strumenti Gibson di riferimento, al punto da rischiare di trarre in inganno il pubblico, anche complici descrizioni poco chiare sul sito ufficiale.
Il comunicato si conclude ribadendo che nessun’azione legale è attualmente in corso da parte di Gibson, ma che l’azienda si sta muovendo per giungere a una soluzione con cui proteggere i propri interessi.
Al momento è difficile dire a cosa porterà la diatriba. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.