Batteria: 50 dischi fondamentali. "Mr. Tamburine Man" dei Byrds
di Jonathan Vitali [user #46516] - pubblicato il 11 maggio 2020 ore 13:00
“Mr. Tamburine Man” dei Byrds è un grande, grandissimo disco. Ma oggi ne parliamo perché ci offre la possibilità di ricordare – o scoprire – uno dei batteristi più influenti e soprattutto prolifici della storia del pop: Hal Blaine. Blaine è un’autentica leggenda, un batterista che per sicurezza e affidabilità offerte, per la tecnica a prova di bomba, era coinvolto nelle produzioni musicali più rilevanti, diventando un numero uno mondiale.
Blaine si è guadagnato sul campo una notorietà difficilmente eguagliabile registrando 35.000 brani di cui molti sono hit planetarie, classici del rock e del pop. Sì, se state tornando indietro per sincerarvi di aver letto bene, il numero è pro proprio 35.000, da fare girare la testa! Blaine è un un batterista che ha piazzato colpi di cassa e rullante in 40 canzoni finite numero uno in classifica, 150 pezzi che hanno sbaragliato le Top Ten e sei brani vincitori del Grammy Award, in sei anni consecutivi.
Stiamo parlando di canzoni come “Strangers In The Night” di Frank Sinatra, “Mr. Robinson” di Simon & Garfunkel, “Aquarius/Let The Sunshine In” di The Fifth Dimension, solo per citare qualche successo clamoroso registratio alla fine degli anni 60. E da lì, Blaine non si è mai fermato continuando a lavorare e incidere per Barbara Streisand, Diana Ross, Tina Turner, Elvis Presley e i Beach Boys di “Byrds” album cui è dedicato questo articolo.
Così, tra la seconda metà degli anni ’60 e la prima dei ’70 Blaine è il batterista da studio più richiesto al mondo, autentica colonna portante della "Wrecking Crew” (termine coniato proprio da Blaine) che rappresentava il collettivo d’élite di musicisti di Los Angeles attivo negli studi di registrazione dell’epoca
Insomma, Hal Blaine è stato un vero Re Mida dei tamburi che continua ad essere presente in tanta musica che ci gira attorno. Per esempio,
se la domenica sera alla TV si guarda “Tutto il calcio minuto per minuto“ la sigla è un omaggio a “A Taste of Honey” di Herb Alperts dove alla batteria sedeva proprio il Blaine. Oppure, per gli amanti del grande cinema, i tamburi di Blaine suonano nel film premio oscar “Full Metal Jacket”: nella transizione che dalla drammatica scena nel campo di addestramento porta al Vietnam, suona “These Boots Are Made For Walkin’” di Nancy Sinatra. Stanley Kubrick, regista del film, non scelse questo pezzo a caso: la canzone era adottata dalle truppe americane nella guerra del Vietnam come canto durante le marce.
A livello di strumentazione, dopo un’iniziale collaborazione con Ludwig, Blaine legò il suo nome alle batterie Taye.
Particolarmente vivace e solida fu anche la collaborazione con la Zildjian: Blaine ha sempre utilizzato questi piatti ed esiste anche un modello signature di bacchette Zildjian a suo nome.
“Mr. Tamburine Man” fu l’album d’esordio dei Byrds e Hal Blaine registrò in questo disco la fortunata “Mr. Tambourine Man”, celebre cover di Bob Dylan e “I Knew I’d Want You” (gli altri brani furono registrati dal batterista effettivo della band, l’ottimo Michael Clark.)
Hal Blaine è deceduto all’età di 90 anni, nel marzo 2019.