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Martin D28: grandi classici alla riscossa
Martin D28: grandi classici alla riscossa
di [user #16167] - pubblicato il

In una stanza piena di acustiche, come quella di Lucky Music, non potevamo certo farci sfuggire l’occasione di suonare qualche nota con una splendida Martin D28. Ecco il risultato di un quarto d’ora di gioco in compagnia di Paolo Antoniazzi e due chili di legno americano.
In una stanza piena di acustiche, come quella di Lucky Music, non potevamo certo farci sfuggire l’occasione di suonare qualche nota con una splendida Martin D28. Ecco il risultato di un quarto d’ora di gioco in compagnia di Paolo Antoniazzi e due chili di legno americano.

Un classico, non ci sono altre parole per definire la D28, la dreadnought made in USA per eccellenza. Uno strumento che nel corso degli anni è stato imbracciato e suonato da migliaia di artisti, diventando una vera e propria icona.

La D-28 del presente non ha nulla da invidiare ai primi modelli prodotti negli anni 30, anzi è uno strumento performante, realizzato con cura e materiali di altissima qualità, insomma una chitarra meglio!

Il body è realizzato completamente in legni massello. Un pezzo di abete Sitka sorretto da un x-bracing standard, compone la tavola armonica. Passando dal bellissimo binding bianco in boltaron si raggiungono le fasce in palissandro indiano, stessa essenza con cui è stato realizzato il fondo in due pezzi.

Il manico, connesso alla cassa armonica tramite innesto dovetail, è in un solo pezzo di mogano, sormontato da una tastiera nerissima in ebano a 20 tasti, di cui 14 sono lasciati fuori dalla tavola. La paletta è la classica Martin e ospita le solide meccaniche closed cromate.

Come la sua antenata è un’acustica ruspante, diretta e senza fronzoli. Senza ulteriori indugi lasciamo la parola alle unghie di Paolo Antoniazzi nella acoustic room di Lucky Music. La D nel nome sta per dreadnought e la D-28 nel suo campo è una vera regina. Subito ci si accorge che la carica di basse e il volume sono quelli giusti, quelli che ci si aspetterebbe da un’acustica di questo genere. Se si ha a che fare con una D americana lo strumming è la carta giusta da giocare. Il sound corposo, bilanciato e potente, diventa una vera arma letale.

Questo però non la rende una chitarra a uso esclusivo intorno ai falò. Se si infila un thumbpick si può iniziare a muoversi nel fingerstyle con scioltezza. I bassi, in questo frangente, sono quasi esagerati, tanto che bisogna diventare il più possibile delicati con il pollicione per evitare di sommergere i cantini sotto una spessa coltre di frequenze gravi.


La Martin D-28 è un vero e proprio classico e pensiamo non serva spendere altre parole per descriverla. Ora, a differenza degli anni ’30, la Martin D nuota in un mare decisamente affollato, ma tra tutti gli strumenti è probabilmente una di quelle chitarre che esercita un fascino ineguagliabile. I 2200 euro circa che servono per acquistarla sono adeguati, certo la scritta in corsivo sulla paletta aggiunge qualche euro, ma anche una dose di suggestione non indifferente a cui crediamo davvero in pochi sanno resistere.

chitarre acustiche d28 martin
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"I have a dream..."
di MAT77 [user #27583]
commento del 31/03/2015 ore 15:00:55
un giorno...chissà....forse....
Ciao
Rispondi
I have a dream
di toderoa [user #28997]
commento del 31/03/2015 ore 16:51:3

But not enough money to support it
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Bhè è uno standard! Prendetevela ...
di dale [user #2255]
commento del 31/03/2015 ore 17:08:5
Bhè è uno standard!
Prendetevela usata se potete, risparmiate parecchio.

Rispondi
sempre stupenda! ... un giorno ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 31/03/2015 ore 17:43:10
sempre stupenda! ... un giorno sarà mia ... un giorno ...
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"I bassi, in questo frangente, ...
di Luciano m utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 18:41:30
"I bassi, in questo frangente, sono quasi esagerati, tanto che bisogna diventare il più possibile delicati con il pollicione per evitare di sommergere i cantini sotto una spessa coltre di frequenze gravi."
E allora, dico io, e' sufficiente "spolliciare" senza thumbpick, no?!? Oppure stoppando al ponticello con tecnica damping, esaltando cosi' sia il ritmo che gli acuti.
Meravigliosa chitarra, comunque, la migliore possibile, per me, anche se devo dire che ultimamente sta cominciando a piacermi molto anche la triplo zero, la seconda colonna portante di casa Martin...

Piu' che stumming io la vedrei super-ottima in qualsiasi contesto flatpicking, dal bluegrass al blues acustico. Chissa' come suonerebbe bene Wildwood Flower oppure Church Street Blues, con la tecnica di Tony Rice. Per il momento mi accontento di farli con la mia Sigma DR28, il cui solo top e' di abete massello, mentre fasce e fondo sono in palissando laminato e...meglio cosi'! Dal momento che gia' cosi' fa un casino infernale sotto il mio plettro XD, figuriamoci se fosse interamente solida come questa meraviglia.
Bellissimo il binding herryngbone (a spina di pesce), simbolo del mio sogno di D28! Solo la D35 di Johnny Cash potrebbe competere con lei, ai miei occhi e la sua sobrieta' me la fa preferire di gran lunga a quelle di stile 45, molto piu'...tamarraiche!
Rispondi
Re: "I bassi, in questo frangente, ...
di dale [user #2255]
commento del 31/03/2015 ore 19:59:32
Occhio che l'herringbone non appartiene alla D28, ma devi puntare sulla HD28 o versioni vintage 28v replica..
Per il resto sottoscrivo tutto.

La Cash l'ho provata qualche volta, è molto più strutturata e piena di bassi della D28 standard, un suono più articolato, complice anche il fondo tipico delle 35.
Rispondi
Re: "I bassi, in questo frangente, ...
di Luciano m utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 22:33:58
Oops! Hai ragione: la H di Herryngbone :-)
Mi son confuso comunque anche grazie alla prima foto, quella in alto, che mi sembra proprio
abbia il filetto a spina di pesce. Alludevo a quella, naturalmente.
La D35 del grande Johnny mi ha fatto innamorare di se' fin da quando la vidi in quella puntata del telefilm col tenente Colombo, agli inizi degli anni settanta. Era nera e suonava divinamente (per la verita' anche la canzone era bellissima e Johnny la cantava in maniera unica)
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Re: "I bassi, in questo frangente, ...
di dale [user #2255]
commento del 01/04/2015 ore 08:18:29
Giusto, quella della foto infatti non è una D28 Standard, magari si è sbagliata la redazione.

Cash è un mito e non si discute, ma per "suonarlo" va bene qualsiasi Martin D, dalla 18 alla 35, la sua signature va molto bene e costa parecchio, ogni tanto spunta fuori su mm; ma è davvero pregiata e ottimamente suonante, con top in engelmann e soprattutto catene scalloped e forward-shifted X-brace; avrai sensazioni simili con una D35 Standard, un po' meno pregiata ma mooooolto valida,uno standard insomma.
Rispondi
Intorno ad un falò con ...
di fbf [user #36393]
commento del 31/03/2015 ore 21:38:21
Intorno ad un falò con 2200 euro di chitarra???
Rispondi
Ma sono solo io che
di ciardis [user #34152]
commento del 31/03/2015 ore 23:07:05
Ma sono solo io che sento uno sferragliamento mica da ridere nel primo pezzo?
Rispondi
Re: Ma sono solo io che
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 01/04/2015 ore 08:30:46
Appunto!Col cavolo 2200€!
Rispondi
di ciardis [user #34152]
commento del 01/04/2015 ore 01:51:07
Rispondi
Ecco...
di Luciano m utente non più registrato
commento del 01/04/2015 ore 11:47:58
...come dovrebbe suonare una vera D28 (o chi per lei), registrata come si deve,
cioe' microfonata adeguatamente, con semplicita' e perizia al tempo stesso.

www.youtube.com/watch?v=J9IuZOtObm0

Evidentemente la registrazione del video dell' articolo, invece, non e' troppo realistica, dal momento che non credo proprio che una chitarra di 2000 euro possa sferragliare cosi'!
Rispondi
Frigge il mi basso..non credete? ...
di gipson [user #32466]
commento del 01/04/2015 ore 13:34:08
Frigge il mi basso..non credete?
Rispondi
è in open D e ...
di dale [user #2255]
commento del 01/04/2015 ore 14:20:41
è in open D e questo detuning può favorire il buzz, e forse è picchiata con troppa violenza.
Infatti poi il problema non si ripropone, di certo non è ripresa in maniera ottimale.



Rispondi
Martin
di nawa utente non più registrato
commento del 01/04/2015 ore 15:43:30
La Martin D28 è una chitarra aspirazionale :-) È l'icona dell'acustica e qualsiasi discorso sul rapporto qualità prezzo è privo di senso. È nata come chitarra robusta, con un buon volume e adatta all'accompagnamento del canto o piccoli gruppi acustici.

Non è il tipo di chitarra che aspira ad avere prestazioni di alto di gamma. È un eccellente equilibrio tra suono, simbolo, rifiniture, rivendibilità. Probabilmente - sicuramente - ci sono strumenti a quel prezzo che possono offrire prestazioni sonore migliori.

Da quando è nata la D28 le chitarre acustiche hanno fatto salti da gigante e si è assistito a un fiorire di marche industriali, semiartigianali e liutai che hanno raggiunto vette eccelse e coprono qualsiasi esigenza di mercato. Quindi chi è in grado di spremere da un'acustica il massimo (concertisti solisti) quasi sicuramente si rivolgerà altrove per trovare di meglio. Per l'amatore la Martin probabilmente può essere un punto di arrivo.

Ma come si giudicano le prestazioni di una acustica? a parte i gusti soggettivi, i parametri di solito sono il volume (sempre meno necessario per chi amplifica o registra), l'equilibrio di emissione alle varie frequenze, l'attacco e la capacità di proiezione del suono, decadimento e sustain, contenuto armonico, suonabilità. Per apprezzare queste sfumature all'ascolto servono musicisti eccellenti, un repertorio adatto e registrazioni a regola d'arte.

Dovendo registrare a regola d'arte (con un buon mix di microfoni e magnetico, compressori, delay, pre, equalizzatori) un buon musicista e un buon fonico possono fare quello che vogliono dei parametri succitati e quindi la scelta rimane legata, al binding, alla madreperla, al profumo del legno, al marchio, tutto molto soggettivo e su cui discutere serve a poco.

La mia esperienza dice che una chitarra di liuteria suona come nessuna chitarra industriale, senza limiti di prezzo. E in passato mi lanciavo in sanguinose quanto sterili crociate contro la Martin. Oggi credo che ognuno possa spendere i suoi soldi come crede e capisco anche chi gode con le Martin.
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Re: Martin
di nawa utente non più registrato
commento del 01/04/2015 ore 15:55:19
guardando bene noto che la d28 dell'articolo non è il reportage dell'acquisto di un accordiano soddisfatto ma una specie di vetrina pubblicitaria della chitarra e del negozio. niente di male ma possibile che c'era solo quello sugli scaffali? non si potevano provare due o tre cose a confronto sullo stesso prezzo?
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Re: Martin
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 01/04/2015 ore 21:31:56
Vetrina pubblicitaria? O_O

Nawa, è una recensione come tutte quelle che pubblichiamo (almeno 3 volte a settimana) senza nessun intento pubblicitario, con l'unico scopo di condividere con gli accordiani impressioni e pareri sugli strumenti.

Se spulci tra le pagine vedrai che di chitarre "sugli scaffali" ne abbiamo provate svariate e tante altre saranno recensite nelle prossime settimane. ;-)
Rispondi
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